giovedì 13 novembre 2014

Castione: Hitler si arrabbia per il senso unico in via Regalia



Il prepotente meno sopportabile è quello che pretende anche l'applauso. 
Dino Basili, 1987

Un senso unico strategico e consultivo ?
Cari amici
Come promesso, torno a breve distanza dall'ultimo intervento a parlarvi in qualità di Consigliere del Comune sui fatti che ci riguardano.
In particolare oggi e con una certa fretta sono stato  spronato ad intervenire su di un preciso argomento, ossia dell'introduzione  di un senso unico di marcia sui tratti comprendenti Via Regalia e De Amicis nel capoluogo. Mi esprimo  a seguito di diverse telefonate e conversazioni avute con  residenti della zona che chiedevano delucidazioni in merito a questa scelta  adottata  in maniera perentoria dalla amministrazione comunale. Mi è sembrato pertanto doveroso raccogliere e pubblicare una delle  prime testimonianze...:-)
Buona visione!

Tornando seri
Avevo brevemente accennato ai dubbi emersi su questo tipo di imposizione già nell'articolo precedente, ma data l'annunciata "sperimentalità" dell'operazione, mi riservavo di non calcare troppo la mano. La realtà  che invece si va profilando, nonostante le  ripetute rimostranze di alcuni residenti, è appunto quella della via definitiva (?) della scelta adottata, lasciando parecchie perplessità sulla  sicurezza ed opportunità della decisione unilaterale.
Documento originale  sulle disposizioni di viabilità .
Non mi sorprende tutto sommato questo modo di operare. E state tranquilli che mi opporro' nella sede preposta.
L'amministrazione attuale, ormai ha il compito di trascinarsi per i prossimi dieci mesi , prima di entrare nel limbo del periodo elettorale e della propria uscita dalle scene.
Non ci sono più vie d'uscita e quindi tanto vale fare muro a muro con la cittadinanza di Castione capoluogo.
Festa del Comune 19 /10/2014.
Il Sindaco durante la consegna della "Civica Benemerenza"
ad uno degli atleti del Comune, il Consigliere Comunale
Giordano Tomasoni.
A latere però mi chiedo come mai certe soluzioni viarie non sono state adottate  con la stessa determinazione anche su altre zone del Comune.Ovviamente non voglio accusare la Polizia Locale di aver sbagliato da sola la scelta, perchè al netto del discorso, il dovere di metterci il celebre "visto" su questo tipo di decisioni spetta sempre al primo cittadino, come tra l'altro riportato nel documento (questo, si,  originale) qui sopra.
Ancora qualche mese di sopportazione
Sindaco e Assessore durante un
incontro con il giornalista Vincenzo Mollica.
Il nostro Sindaco, il buon Mauro, spero si godrà  questi ultimi mesi da primo cittadino, facendo cose giuste come le cerimonie, le premiazioni e gli incontri con le celebrità.
Per questo motivo a fronte di questo periodo che ci separa dalla fine del mandato, sarebbe opportuno, evitare di prendere  iniziative come quella in oggetto che ha fatto arrabbiare un bel po' di residenti , nonchè il "povero dittatore" nel video proposto.

Ho deciso, al di là della serietà che ogni questione locale comporta, di tornare ad utilizzare ancora l'elemento satirico per alleggerire per quanto possibile il tema politico generale in vista delle sfide natalizie che ci attendono, e per scherzarci un po' sopra ribadendo la serietà delle questioni.
Siamo una località turistica con le palle, non dimentichiamolo.

Un saluto e a presto.
Fabio Ferrari

mercoledì 5 novembre 2014

Castione: punto della situazione tra buone ragioni, prospettive e i soliti ignoti.



Peppa indica la bandiera tedesca al centro al posto
di quella italiana e l'ormai celebre cartello
 che "educa"  i cittadini  alla pace.


Cari amici

I tempi si dilatano per varie ragioni tra un articolo e l'altro, e dunque gli argomenti  da raccontare aumentano sensibilmente. 
Tra questi anche  eventi  molto seri e delicati che accadono nel territorio, per i quali non ritengo questo sito  essere una adeguata sede di trattazione. In ordine  a tali accadimenti mi sento di dire che  avrei evitato di celebrare la festa del Comune nel pieno delle ricerche, ma è solo il mio punto di vista.
Riprendiamo  il filo del discorso riguardante l'amministrazione di Castione laddove l'avevamo interrotto.
Ben trovati e buona lettura.





"Se l'opportunità non bussa, costruisciti una porta."
Milton Berle

"È chiaro che il futuro offre grandi opportunità. È anche disseminato di trabocchetti. Il trucco consiste nell’evitare i trabocchetti, prendere al balzo le opportunità e rientrare a casa per l’ora di cena."
Woody Allen

“La necessità è la madre delle abilità”
Il silenzio di questi mesi sui fatti amministrativi, è stato come dicevo, un momento di adeguato distacco dalla presa di posizione politica classica, per lasciare posto invece ad un ulteriore approfondimento delle tematiche locali,  dei suoi attori e delle riflessioni che ne conseguono.
Incontri, lunghe escursioni sulle cime, chiacchierate  molto interessanti e  scambio di corrispondenza.  E così ho fatto, migliorando la consapevolezza sul vissuto locale.
C’eravamo lasciati nell’ultimo articolo a fine agosto,  con le drammatiche interviste di Sindaco e dell'amico Consigliere Sozzi sulla stagione estiva appena conclusasi. Non lo nego è stata molto dura e ancor oggi subiamo le conseguenze di quella pessima annata. Ci stiamo rialzando comunque, i segnali sono positivi e ci proviamo. Dicevo che di cose nuove ce ne sono e parlare ancora dell'amministrazione a sovranità limitata e dei suoi non-protagonisti non ha più alcun senso, ma il dovere di cronaca legato al contesto, lo impone. Come sempre niente di personale, ma spirito critico sulle cattive e sulle buone notizie.Tratteremo, in questo articolo partendo proprio dalle buone notizie,  ragionando sulla situazione attuale.

Unità Pastorale e rinnovo della Turismo Presolana: risvolti sostanziali.
Dorga: prospettive.
Come saprete,  nel mese di ottobre c’è stato l’insediamento quale Parroco Moderatore della comunità  di  Dorga di Don Stefano Pellegrini, e questo dato sotto il profilo degli equilibri storico locali  è molto rilevante.
Per come la vedo io l’Unità Pastorale del Comune,  e parlo da un punto di vista più politico che personale, è una opportunità strategica  che si offre sotto molteplici profili. Chiaramente è un discorso in itinere e ne va rispettata la tempistica, ma se sotto il profilo umano si denoterà subito  una maggiore governabilità del tessuto sociale,   in seconda battuta, credo molto fermamente che potrà verificarsi un rafforzamento delle visioni per quanto riguarda il comparto di investimento comunale. Questo non per un improvviso cesaro-papismo sorto in me, ma per una semplice valutazione degli elementi a disposione oggigiorno e delle ricadute collettive di un' unità un po' imposta e un po' strategica.
Ovviamente, all’interno di questo processo di unificazione canonica, ci saranno dei distinguo e delle fisiologiche resistenze,  ma il collante umano che ne scaturirà (la visione d'insieme) farà bene al  necessario  sostegno per una ritrovata leadership di Castione della Presolana nel panorama orobico.
Dunque se da un lato prettamente spirituale l’unione parrocchiale entrerà nel vivo già nel 2015,  il derby delle frazioni giocoforza ce lo terremmo ancora un po' e pertanto continuerà fisiologicamente la sua rivalità su altri temi, giustappunto su quello turistico. E qui non si dovrà sbagliare.

Turismo Presolana, buone nuove
Andando avanti con le buone notizie possiamo introdurre un secondo fatto, proprio riagganciandoci alla necessità di una "governabilità" sostanziale dei tre paesi.
Ricordate quando dicevo che Castione faceva da sè? Più o meno prospettavo quanto segue sotto il profilo di un attivismo non politico.
Parliamo infatti del rimpasto nell'organigramma dell'ente di riferimento dell'offerta d'intrattenimento  denominato "Turismo Presolana" . Questo ufficio per chi non lo conoscesse è una sorta di pro Loco un po' più ganza, da non confondersi con il Consorzio  privato degli operatori turistici chiamato Cooraltur che fa altre cose. Come dicevo, la  primavera scorsa, con una bella iniezione di facce nuove sotto la guida della nuova presidentessa Elisabetta Ferri, questo collettivo,  ha cominciato, non senza difficoltà  a fornire i primi concreti risultati.
Per capire come mai l'anno scorso si assistette ad una debacle e quest'anno, come un ritorno alle origini  assistiamo nuovamente ad una calendarizzazione degli eventi, è utile capire come l'ufficio si sia posizionato di fronte agli attori sociali e come abbia riprogrammato la propria agenda.
Il leader Nord Koreano soddisfatto 
Di fatto si è assistito ad una netta  distinzione non solo di ruoli  tra la Turismo Presolana e l'amministrazione comunale ed in particolare (cosa più unica che rara) con il suo assessore al turismo, che è pur sempre una brava persona, ma che ahilui si è ritrovato spesso sotto una grossa critica, per altro legittima.
Un riposizionamento dell'ufficio dicevamo, lontano da qualsiasi collocazione politica, ontologicamente operativo,  ha permesso una migliore prospettazione delle cose da “fare” e della loro consequenziale  “progettazione”, liberandosi di fatto dal clichè di una  pesante  diffidenza che una  Turismo Presolana legata a doppio filo all’amministrazione (tanto più politicamente finita come l'attuale) avrebbe ottenuto  dai privati.
In quest'ottica non deve essere stato difficile fare questo ragionamento da parte dei promotori della Turismo Presolana. In questo quadro, nel solco di questo cammino legato ad una ricerca di una sinergia tra le parti, considerata  in seguito, alla debacle dello scorso anno, ancora nitida agli occhi di molti, si rivedono ( allo stato attuale sono confermati) eventi di carattere turistico  già ufficialmente calendarizzati, con adeguata  pubblicizzazione in rete, come ad esempio i Mercatini di Natale, e altri appuntamenti.
In quest’ottica, la vera sfida per la Turismo Presolana  verterà proprio sulla necessità di ri-allacciare un granitico rapporto fiduciario con il segmento commerciale del comune che in queste prime battute non sta proprio correndo in massa al confronto. In ordine a questo sforzo mi sento di consigliare un sano pragmatismo alle parti in giocoin grado di infondere nell’operatore privato buone ragioni per offrire la propria collaborazione umana e sopratutto visto che di quello si tratta ,monetaria. Con tutto il rispetto infatti mi auguro che la convergenza d'interessi si consolidi, e che si abbandoni una (già vista) permalosità se in prima battuta non si otterrano subito i risultati sperati.
Per questo urge il ritorno di un assessorato al turismo forte e di visione globale nell'investimento turistico.

Leadership Castionese, questa sconosciuta.
Nel solco di quanto affermato sull’Unità Pastorale, dobbiamo parlare giocoforza di un’altra unità che dobbiamo raggiungere come Comune: l’Unità Politica. 
L'Unità  Politica, altro non è che la capacità comunale di forgiare un consolidamento capace di spingere l' amministrazione verso una congruente leadership nel contesto Orobico.
Unione Politica significa più Forza nel contesto montano come il nostro a Statuto Ordinario, ma ma anche lungimiranza della politica di investimento quasi a paventare una  “Dottrina del Possibile”.
Il Sindaco alle elezioni in comunità montana, Peppa , sbalordita
per l'esclusione di Castione dalla giunta.

La Presolana ne ha bisogno di ritrovare questa dimensione. E questo dovrà essere uno dei cardini delle prossime elezioni amministrative.
Per evitare di fare semplice retorica è utile rendere l'idea di questo concetto con qualche esempio che ha riguardato la gestione del Sindaco Pezzoli:
Innanziutto chiedersi il perché nessuno abbia preso in considerazione la richiesta, quando è stata fatta la domanda di finanziamento?  Non è venuto  il dubbio sulla necessità di intavolare relazioni anche un po' più Milanesie Romane, che tradotto in politica significa sapere fare pressione? Nel caso di specie stiamo parlando della questione plesso scolastico di Castione ipotizzato da Pezzoli e compagnia.
Ricordate la celebre e mitica lettera che l' amministrazione rese pubblica,  inviata nientemeno che a al primo ministro Matteo Renzi riguardante il finanziamento del piano scuola ? Esito della missiva: nessuna risposta e fuori dal finanziamento. Addio sogni di gloria.
Al link sopra per i dettagli.

Sulla scorta di quanto sopra, ma molto più vicino a noi,  per capire ancor meglio il concetto delle utilità che derivano dalla leadership, basta domandarsi in quale maniera il Comune di Rovetta sia riuscito ad ottenere la celebre Piscina sul suo territorio (realizzando un' opera  sostenuta da   più Comuni, tra cui ovviamente Castione), e noi che invece, interamente a nostre  spese ( e che spese) realizzeremo l'inutile  Discarica in fondo a via Agro?

La leadership che ha portato ai risultati di un Comune come Rovetta è stata frutto dell' Unione Politica Interna,  di coesione a supporto della forza esterna. Tutto qui. E dire che a pallone, in un torneo tra consiglieri comunali, gliele abbiamo pure suonate.

 Ardesio brinda alle nomine , con sullo sfondo, guardacaso, la Presolana
Quando manca la leadership perdi peso, non c'è storia. Le ultime elezioni in Comunità Montana ne sono state emblema di questa debolezza politica, forse la più chiara rappresentazione dell’incapacità d'imporsi" dell'amministrazione castionese.
Comunità Montana, storico  ente, un tempo glorioso ma che oggi si presenta come un bel carrozzone,  dove appunto hanno eletto il mese scorso un Presidente (Alberto Bigoni , attuale Sindaco di Ardesio) che fino ad un anno fa sosteneva ( e non a torto) che tale Ente fosse nientemeno che un soggetto politico   “da chiudere”, ma che una volta  assolto l'onere   della presidenza, anche con i voti ovviamente di Castione, ha proceduto alla classica  nomina dei suoi assessori.
Poniamo pure che questa Comunità Montana sia un soggetto svuotato della sua storica capacità politica, cosa che al momento non ci interessa,  sapete  quanti assessori ha ottenuto Castione della Presolana in questa nuova giunta?
Avete indovinato,  Zero.
Queste cariche di norma vengono distribuite tra i comuni facenti parte la Comunità in ordine a criteri di rappresentanza del territorio e di importanza dei soggetti.  Cartina geografica alla mano e se uno più uno fa due Castione della Presolana ci cascava d'inerzia. Ma a sorpresa, sapete da dove è arrivato e il preposto Assessore al "Turismo" della Comunità “Montana”? Da Alzano Lombardo.
 Nessun processo alle intenzioni, ma il fastidio a livello territoriale possiamo tenercelo eccome.
Stesso discorso che poi può essere fatto a riguardo ad aaltri enti come ad esmpio nel C.d.A di Promoserio dove a rappresentarci territorialmente  è, pensate un po',  Gromo.
Castione ha sempre avuto esponenti in questi organi, oggi non più. L'amministrazione a sovranità limitata oggi anche a tempo determinato,  rimarrà in sella come se niente fosse sino al 2016, lasciando dietro di sè tutte queste colpevoli incompiute.

Il fronte interno
Se dunque sul fronte esterno Sindaco e soci  non cavano un ramo dal buco, si fiondano per tutta risposta  sul fronte interno con strane iniziative che vorremmo tanto sapere con chi hanno discusso. Ricordate i tempi della famosa proposta della "curva chichane " all'altezza dell'ingresso nel centro?
Peppa perplessa sul senso unico in via Regalia
Oggi avanzano nuove soluzioni abbassando un po' le ali (niente più tracciati per funamboli alla Steve Mc Queen) con straordinarie iniziative viarie come l'ultima in ordine di tempo: la  chiusura di via Regalia a Castione  e il senso unico che ne deriva.
Il "senso unico" è stato introdotto a mio avviso senza un senza un adeguato confronto con i residenti, e a questo modo di fare l'amministrazione a sovranità limitata ci aveva già abituati. Nel caso in oggetto poi, nascono perplessità su via Giardini quando si verificheranno a breve i fenomeni nevosi e sul rischio frenata in  discesa. Non parliamo poi  della possibile introduzione di uno "stop" per chi proviene da via san Bernardo. Le perplessità rimangono, anche per Peppa, eccome.

Campagna elettorale : I soliti Ignoti.
Le elezioni sono ormai alle porte e le varie famiglie politiche castionesi  hanno cominciato come sempre a muoversi in ordine sparso. Per chi mastica un po’ l’argomento, è palese ormai che  da qualche mese  siamo ampiamente in fermento elettorale. Partiamo dai soggetti volenti o nolenti esistenti.
Il gruppo del sindaco attuale , l'amministrazione a sovranità limitata, calcolatrice alla mano non ha nemmeno i numeri per presentarsi, e più di una voce sostiene che sia in atto nientemeno che un avvicendamento che porterebbe il buon Mauro a non essere più il capolista di quella che fu Vivipresolana. Clamoroso per un Sindaco uscente, ma a conti fatti che cosa ci può fare? La lotta intestina per una lista che allo stato attuale può contare solo sui voti dei congiunti, è di scarso interesse.
Su altre sponde gli amici della Lega di Castione stanno intensamente  lavorando alla produzione... di non si sa bene cosa.  Con alcuni di loro ho discusso più volte della situazione locale, e si pensava addirittura ad una serata pubblica di dibattimento, costruttiva,  ma poi la cosa è caduta nell'aria. La Lega Castionese è storicamente  maestra nel farsi male da sola, e date queste prime avvisaglie sembra andare ancora una volta in quella direzione, che come sempre spaccherà lo schieramento di centro destra a vantaggio dei moderati, contenti loro. Sappiamo perfettamente che l'effetto Salvini non è, come non lo è stato nel 2011 con Maroni, una qualità elettorale trasmutabile alle questioni locali. L'attuale eccesso di chiusura all'esterno del  direttivo che la guida, associato ad esagerate logiche comunicative  del tipo " siamo andati a cena con Bobo" ,  fanno della sezione di Castione ancora un' incognita nel panorama elettorale che conta.
Per quanto riguarda gli storici gruppi civici  tutto è ancora in alto mare con vari generali senza esercito, vecchie glorie,  gruppetti di super sodali in eterna  fase di discussione,   accomunati da un attendismo vario in vista del primo che scopre le carte.
E' chiaro che siamo 3000 anime di cui forse solo il 10% sarebbe  disposto a mettere la faccia in quel tritacarne che è la corsa per per le comunali.
Non  esiste ancora  qualcosa di già ben strutturato e continuativo a livello di liste, ma Castione, rispetto al pacioso tran tran dei comuni limitrofi, è una perenne fornace di discussione politica, soprattutto  sotto data. E questo lo è da sempre, dall’alba dei tempi.
Storia di Castione attraverso l'Inventario
Comunale

E la cosa ha un che di positivo, perché alla fine  siamo tutti di passaggio, compreso il sottoscritto, e mantenere alta la discussione sulle dinamiche e sulle necessità della  gestione amministrativa è un attività che al netto di gufi, polemici di professione, e intrallazzatori,  porta all’attenzione dei potenziali amministratori una miriade di obiettivi operativi.

Il problema e credo sia pacifico, è che nonostante il gran vociare di questi anni e del discutere generale  sono parecchie le  diverse occasioni “storiche “ che il comprensorio ha mancato.
E’ ancora il caso di ricordare i casi di Dalmine, Calcio ad 11, Centro Sportivo, Innevamento  Viabilità etc. etc.? Ed ovviamente le ragioni del perché spesso le amministrazioni hanno mancato l’appuntamento,  sono da ricercare più nelle contrapposizioni storiche e relazionali dei singoli che sugli accadimenti storico-economici come si vuol far credere. Un'area, che a margine di un' indiscussa bellezza dotata di infrastrutture competitive, ha prodotto talvolta dei topolini.
“Si vorrà cercare il pelo nell’uovo” , qualcuno potrà obiettare.
Ne si ne no.
Perché, e ne sono convinto, l’area produce molto in termini reddituali, altrimenti lo Stato non ci spremerebbe come un limone. Sul punto persino l'amministrazione-a-sovranità limitata ha protestato a suo modo sbagliando però soggetto,poichè anzichè con lo Stato ha protestato all'associzione comuni. Sappiamo che più di così le tasse non possono essere alzate quindi delle rimostranze di Sindaco e soci può fregare di meno.
Nei prossimi post parleremo ancora della situazione elettorale, e del necessario dialogo con tutte le parti, consiglieri comunali e non. Gossip comunale, niente di più , ma molto rilevante considerando che dalla cronaca di queste chiacchiere verrà fuori il futuro sulle scelte del comprensorio.

A presto dunque, un saluto
Fabio Ferrari

martedì 26 agosto 2014

Castione: Sant'Alessandro, uno di noi.

  



Cari amici e "compatrioti" castionesi.
Rieccoci.
Dopo quasi due mesi di ortodosso silenzio, ci ritroviamo qui per un breve commento sulla stagione che va concludendosi.
Non ho voluto scrivere a cavallo delle punte di stagione, in primis per non alimentare polemiche in un momento tutto sommato allegro, anche se sentendo varie esternazioni c’era tutto il diritto di farlo. Ma era il cuore dell’estate, e poi,  in secondo luogo , perché giorno dopo giorno non mi sembrava il caso di agitare un dito nella piaga di un periodo estivo, che non aveva tutta l’aria di sembrare tale. E lo dico anche per quel che riguarda me stesso.

Ice Bucket Challenge, secchiate d’acqua.
Per molti motivi l’estate 2014 rimarrà negli annali, come la peggiore di sempre. Altro che balle.
Come la peggiore estate degli ultimi venti anni: crisi e maltempo, infatti, hanno danneggiato pesantemente il turismo.
Secondo il Codacons, che parla di risultati “desolanti” fino alla prima quindicina di agosto, solo un italiano su due è andato in vacanza, con le presenze presso lidi e stabilimenti calate mediamente del 30% rispetto allo scorso anno. Il danno complessivo per il settore turistico a livello nazionale è stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro tra il mese di giugno e i primi 15 giorni di agosto, con ripercussioni pesanti per l'occupazione del comparto.
Per il pessimo tempo certo, banalità ormai che dà quasi  fastidio a nominarla, per  la grave crisi del consumo che ormai, 80 euro o non 80 euro, sta danneggiando, ed uso un eufemismo, l’intero settore produttivo nazionale.
A Roma è meglio che gli si aprano bene le orecchie.
 Il Governo, comunque, osservando i decreti attuativi, sembra si stia muovendo nell’ottica delle riforme , e questo come dato politico è certamente una cosa buona. Ma una certa immediatezza nell’approvazione di misure per il sostegno “al credito delle imprese” quanto al taglio della pressione fiscale, è sperabile che venga fatta in tempi brevi.

Come dicevo nel ben più approfondito post del 10 Luglio riguardante la  necessità di una pianificazione turistica professionale e d’obiettivo, senza mezzi termini, mettevo nero su bianco, che lunghi periodi come questi, se si vuole avere un futuro, senza piani B, non si dovranno  più ripetere.
Il software c’è , vedasi la volontà degli attori locali, ma manca l’hardware: le infrastrutture.

Dati e date
I dati di federalberghi sull’estate sono solo da leggere.
Il budget familiare delle vacanze rispetto al 2008 è stato tagliato del 25%, per una spesa media a persona pari a 665 euro mentre il 44% dei vacanzieri ha speso meno di 500 euro a persona.
Se si muovono è per un preciso calcolo monetario e d’interesse.
Questo è il dato.

Se piove, e non è di certo una colpa attribuibile ad alcuno ( anche se penso che  Pezzoli  non dirà mai più, immagino, che “dopo il brutto tempo arriva sempre il bel tempo”), non bisogna rimanere con le mani in mano.
E riguarda lo Stato quanto nel suo piccolo, il nostro Comune.
 Secondo Magda Antonioli, esperto di economia del turismo : "Anni di scelte rinviate, assenza di strategia, imprenditoria privata di piccole dimensioni lasciata a se stessa.  Una strategia senza un guida. Ma qui come nelle grandi piazze c'è quanto basta per dare i giusti indirizzi."
 E' solo una questione di volontà politica.
Sia al ivello Comunale quanto a livello nazionale.
Sant'alessandro in Colonna a Bergamo
Il ministro, o il sottosegretario, anche attraverso il coordinamento Stato-Regioni potrebbe benissimo farlo, basterebbe definire gli obiettivi e procedere. Stabilire delle linee guida. Guardi il caso dell'Expo 2015.
Basterebbero pochi punti fermi di indirizzo a tutte le Regioni, in un'ottica del fuori salone  (Expo deve pensare al proprio interno) e poi siano le Regioni a identificare cosa vogliono promuovere e con che ordine... Invece ognuno va per i fatti suoi, creando solo confusione.
Accrescere il contributo in termini di Pil. Con effetti indotti e senza difficoltà può passare da un 10,3% a un 15%. Il settore qui potrebbe portare a una maggiore occupazione per giovani e donne, che costituiscono il bacino più allarmante della disoccupazione, favorendo anche nuova imprenditoria.
Le infrastrutture sono decisive, va da sé. Come i trasporti, difesa dell'ambiente e  beni culturali. Tutto questo deve finalmente lavorare in sinergia per favorire il turismo.
Comprendo che il periodo non è dei migliori e le zone calde si allargano, ma a bocce speriamo presto ferme credo in un dialogo  a tutto tondo.
Per la parte imprenditoria, creare rete imprese, c'è già un decreto operativo,  farle crescere e supportarle è doveroso. Comprendo che sono termini retorici, ma costo del lavoro, fiscalità e accesso alle professioni  sono strumenti sempre utili. Altra cosa vergognosa, su cui intervenire, è la stagionalità ridotta di un turismo come il nostro basato su asset, questo è un aspetto davvero indegno per il nostro patrimonio.
E’inutile mettersi a cercare di distinguere chi dice la verità tra il Sindaco ( che potremmo già definire ex sindaco ) Pezzoli e il suo Consigliere, l’amico Giordano Sozzi, sui dati della stagione: uno che parla di percentuali di mancato indotto tra il  7ed il 15 % (vedasi intervista) e l’altro che paventa addirittura una “selezione nel settore”, in parole povere “chiudere” bottega a livello territoriale.
Ho apprezzato la sincerità di Giordano, davvero. Sa bene che è inutile mantenere questa impasse.
Sia a livello politico quanto imprenditoriale.
Nell'intervista qui a lato che possiamo ascoltare, il tono è quasi dimesso, a tratti drammatico, ma comunque realista.
Il contrario di quella del Sindaco.
Giordano è pessimista, forse troppo, ma centra il tema.
Ma come dicevo, non è più questione all’ordine del giorno discutere dell’amministrazione a sovranità limitata. Piove e non è colpa loro. Ci sono disfunzioni ed è colpa loro. Punto.
Si poteva investire nel centro sportivo  facendo la tribuna, e invece si è andati a spendere 260000 euro per  comprare un terreno di cui non c’era bisogno.
E questo, lo sanno benissimo.

Adesso è il momento di ragionarci, insieme. Forse, finalmente fuori dalla contrapposizione tra le parti.
E con urgenza.
Si discuterà su questi temi.
E pubblicamente, ancora una volta.
Lo si farà a Castione, finita la stagione, in un incontro aperto a tutti e con i temi ben definiti.
Porte e orecchie aperte.
Forze politiche locali e chiunque voglia.

Non è dalle grigliate in compagnia che verranno fuori i temi del futuro, ne tanto meno le liste.
I temi saranno solo e comunque quelli elencati e chiunque vorrà rapportarvisi dovrà fornire una risposta netta su di essi. A me su due piedi vengono da proporre questi:

·       Neve
·       Dalmine
·       Trasporti
·       Centro sportivo
·       Stato sociale
·       Expo2015

Lo si farà questa volta partendo da un dato di fatto sugli argomenti, in maniera più concreta di quanto già fatto a Marzo, e già ringrazio chi vorrà partecipare.
Non aggiungo altro perché sembrerebbe di scivolare nel gioco delle parti, del politichese e delle belle o brutte parole contro l’attuale “non amministrazione”.
Non è il caso perché la pioggia ha messo ko l’intero settore ricettivo del Nord Italia.
Ci rialzeremo.
Come Sant’Alessandro nostro patrono, un soldato della legione tebea, manterremo le posizioni,  con crescente fiducia vedremo la ripresa,anche per il nostro Paese.
A Sant’Alessandro patrono di Bergamo e di Castione tagliarono la testa non riuscendo a scalfire le sue convinzioni. A noi non taglieranno né la testa né la speranza.
E'necessaria la  fiducia, ancora una volta. E poi vedremo.

Buona festa del Patrono. Pioggia o non pioggia
Ci sentiamo
Fafo

giovedì 10 luglio 2014

Castione: Turismo, non possiamo più attaccarci al caldo.


Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo.
Winston Churchill 
  
Cari amici,
titolo provocatorio,  che non lascia spazio a giri di sorta.
In paese, l’aria è tesa. Come lo è nei social  in internet.
Affronteremo in questo articolo i temi caldi del momento, come il discorso riguardante il tema  Comune/Turismo, e del volontariato nel settore. Si è fatto, non per colpa dei volontari , un po’ di confusione su chi debba coordinare la pianificazione turistica e  che rischia di far cadere su chi spende il proprio tempo gratis, colpe che in verità hanno una precisa, anzi, una precisissima responsabilità.
In Consiglio Comunale, è non è un eufemismo, mi capita anche di trovare gomme da masticare già masticate nel mio bicchiere di carta.Vuol dire che siamo nella direzione giusta.

Turismo:  Dimissioni …Subito.
Il Sindaco Pezzoli, come  sapete bene, è finito politicamente  dai tempi in cui nessuno si presentava alle sue assemblee, ed oggi va in Tv  sostenendo che va tutto bene, anzi, che la stagione “è partita veramente bene” e che  sono tutti “molto soddisfatti”. Se non ci credete sentitelo da voi.






Prima di iniziare questa lunga riflessione che vi terrà impegnati per qualche minuto, è utile precisare che oltre per il Sindaco, anche per l’Assessore al Turismo Aronne  e per il Consigliere Giordano Sozzi è giunta l’ora, improcrastinabile di tornare alle proprie mansioni.
Vedremo dopo il perché, oltre che per il primo cittadino (che vuol dire ritirare l’amministrazione, anche se tutto sommato tra 18 mesi se ne vanno comunque grazie a Dio) anche per questi signori, come per Prandelli, è auspicabile un bel passo indietro plateale, e subito.

Non possiamo attaccarci al caldo.
Piove e c’è la crisi economica. Il binomio della più seria difficoltà per chi deve offrire un prodotto di vacanza estiva. E il discorso può essere esteso ad ogni località.
Ma noi parliamo di Castione della Presolana.
E ci basta.
 E’ un inizio di stagione talmente difficoltoso, che pare di assistere alla difesa Brasiliana davanti alle incursioni dei  tedeschi l'altra sera.
Una situazione generale oggettivamente incresciosa, ma dalla quale possiamo, e dobbiamo trarre un insegnamento e cercare  una risposta che di sicuro,deve essere quanto meno perseguibile.

Chi siamodove stiamo andandodove vogliamo andare.
Riprendiamo il discorso sulla questione del Turismo all’ombra della Presolana calibrando sotto diverse angolazioni il ragionamento.
E lo faccio mettendo subito nero su bianco, che il Settore Turistico è il primo settore economico, di Castione, ed il suo assessore al Turismo, equivale al Ministro del Petrolio per l’Arabia Saudita.
Come dicevo e non c’è da girarci attorno, c’è una crisi dei consumi enorme, è vero, che sommata alla  bassa pressione che provoca pioggia,  ci fa tastare  con mano, cosa significa rimanere al palo.
E perdiamo come area decine di migliaia di euro ogni giorno.

Parlare della tenuta stagionale, per me che comunque sono dell’ambiente, può apparire un discorso di parte, ma alla  stregua di quanto detto anche da Renzi con il discorso al parlamento Europeo, in questa fase chi ha da dire qualcosa lo dica, e chi deve fare qualcosa lo faccia.

Partiamo da una considerazione prima che dai fatti.
Il turismo come dicevo, insieme alla più generale questione del lavoro, correlato alla questione della difficoltà sociale, era, ed è e il segmento strategico sul quale concentrare ogni sforzo a livello territoriale sia a livello politico che progettuale.
In quest’ottica ogni idea, e soprattutto ogni risorsa, sia umana  che economica deve essere indirizzata in questa direzione e soprattutto deve esprimere un profitto.
Il turismo “deve rendere”, per chi non avesse afferrato.
Non è un esercizio di stile, ne un passatempo.

Si diceva, già ai tempi delle prime riunioni di quella che poi diventerà  "l’amministrazione a sovranità limitata" che il problema della destagionalizzazione era centrale per concentrare gli sforzi tesi al rilancio turistico.
Sappiamo che questo discorso è rimasto  lettera morta..

Destagionalizzazione…questa sconosciuta
Per entrare materialmente nel ragionamento dobbiamo fissare qualche paletto.
Il primo, e puo apparire una banalità, è il discorso sulla capacità di avere turismo nei  periodi che giocoforza  sono fuori dalla stagione principale.
Se in questo Giugno ed inizio Luglio avessimo rafforzato questo aspetto, oggi , comunque potremmo tenere in piedi il settore senza guardare tristi  la pioggia fuori dalla finestra.


Destagionalizzare significa essenzialmente proporre un’offerta turistica di prodotto sostenibile , negli archi temporali, in cui il flusso turistico non si impone fisiologicamente. In questi anni di crisi, specialmente se piove sono appunto da considerare come  “fuori stagione”  anche giugno e le prime settimane di Luglio, per non parlare di Settembre.

Pertanto forieri dell’esperienza che stiamo vivendo, dobbiamo considerarli fuori dai mesi che “tradizionalmente” sono i principali soggetti all’affluenza dei viaggiatori.

L’offerta, se si vuole avere lo spazio di un periodo cuscinetto che deve trascinare alle punte di stagione, deve vertere essenzialmente su di eventi (di tipo culturale o sportivo) , legati ad infrastrutture, capaci di attirare un genere di turista potenziale indifferenziato o specifico ( appassionato,  sportivo, al seguito ec.) che al di là della questione tipicamente vacanziera o climatica, decide di raggiungere il luogo di permanenza.

La stessa comunità europea agli albori della sua edificazione materiale enunciava questa necessità strategica:

"il problema più grave del turismo in Europa è la sua elevata concentrazione in alta stagione, il che comporta la congestione delle capacità di trasporto e dei servizi di accoglienza, nonché il degrado dell'ambiente naturale ed umano nell'alta stagione, ed uno scarso impiego delle risorse finanziarie ed umane nella bassa stagione". (Commissione CEE (1991))

Come riportava correttamente Patrizia Fois in un celebre saggio, il problema della destagionalizzazione risiedeva, esattamente come per Castione della Presolana, nel dilemma della chiusura-non chiusura delle strutture ricettive fuori periodo. Problema  chiave anche nel panorama turistico nazionale.

Infatti molti albergatori, affittuari, e gestori di locali di tipo abitativo/ricreativo,   che non riescono a risolvere tale problema finiscono per trovarsi sull'orlo di un "circolo vizioso" con stagioni brevi per la mancata convenienza all'apertura nei mesi di bassa stagione e che non permettono loro di diluire i costi fissi, ma anzi spingono verso l'incremento delle tariffe in alta stagione.


Va infatti considerato che le strutture  stagionali determinano rilevanti spese di chiusura e riapertura (lo stabile, gli impianti, gli arredi e gli spazi esterni subiscono sensibili deterioramenti e necessitano di una manutenzione assai attenta) ed esistono inoltre una serie di imposte e di spese correnti (oltre agli ammortamenti ed oneri finanziari) che comunque devono essere sostenuti anche ad esercizio chiuso.
La scelta fondamentale, diventa allora tra tenere chiuso e sopportare tali costi fissi o aprire e rischiare che le entrate non coprano la somma dei costi fissi e di quelli aggiunti legati all'apertura.
In parole povere, starci dentro.
A livello di destinazione turistica la situazione si presenta ancora più intricata. In molte località nei periodi di bassa stagione vi sono pochi turisti e così la maggior parte dei servizi e delle attività commerciali restano chiusi. Ma come si può sperare che arrivino i turisti se la località si presenta deserta e disfunzionale?

Il problema della destagionalizzazione e il dilemma della chiusura-non chiusura, sono tra quelli chiave nel panorama turistico locale e nazionale, e solo poche regioni registrano flussi soddisfacenti anche in questi mesi.
Tale risultato non è un miracolo né è riconducibile a "manne" di turisti caduti dal cielo, ma è il frutto di precise strategie elaborate e poste in essere negli anni, che hanno visto la collaborazione congiunta di operatori pubblici e privati consapevoli dell'importanza delle variabili in gioco.


Barriere ed opportunità.
La sfida si mostra certamente complessa, ma ai fattori che spingono alla concentrazione delle vacanze (clima, calendario scolastico, periodi di ferie, abitudinarietà delle scelte, mancanza di attrattiva delle proposte in bassa stagione) è possibile rispondere cercando soluzioni versatili con targets mirati (turisti potenziali) e soprattutto riuscendo a raggiungere tali targets e valorizzare le soluzioni in maniera innovativa, ma soprattutto, come nel caso di Castione, concretamente alle risorse disponibili. E qui casca l’asino.

Consigliere Sozzi Giordano
Del resto la bassa stagione può essere vista come una opportunità per offrire una risposta coerente con le aspettative dei turisti in cerca di autenticità, e spesso si tratta proprio dei turisti più sofisticati. Certo non è possibile pensare ad offerte ed una comunicazione indistinta, ma è necessario qualcosa di particolare per stimolare chi normalmente non viaggia in questo periodo. Se vi sono quindi evidenti barriere all'ampliamento dell'arco stagionale esistono comunque anche altrettanto evidenti opportunità e prime tra tutte la tendenza rilevata a livello mondiale alla frammentazione dei periodi di vacanza, eventualmente di un numero di giorni minore rispetto al passato.

La bassa stagione deve quindi essere affrontata con precise pianificazioni e strategie di marketing e soprattutto non si può tralasciare, nel caso castionese,di turisti che l'hanno visitata nelle precedenti stagioni (quindi consumatori che hanno già effettuato "la prima prova" del nostro prodotto turistico) hanno potuto, e 
comunque avrebbero potuto conoscerla anche per le bellezze naturali, le tradizioni culturali e storiche, le peculiarità e l'ospitalità che sono fruibili, ma per la maggior parte non sono a conoscenza della possibilità di realizzare tale fruizione o spesso si trovano davanti ad una effettiva impossibilità. Se infatti le attività escursionistiche per la maggior parte riducono o eliminano la fornitura del servizio, gli alberghi chiudono e soprattutto langue l'animazione interna e quella esterna della località turistica e quindi le attività ricreative non sono organizzate.
Per questo mi chiedo come sia stato possibile non dare adeguato spazio a Castione sull'Inserto di Giugno dell'Eco Di Bergamo, dove Promoserio presentava le manifestazioni a livello giornalistico. Lo chiedo in particolare all'amico Giordano, che oltre ad essere Consigliere del Comune, è presidente del Consorzio Albergatori, nonchè membro del Consiglio di Amministrazione Promoserioche dovrebbe nientemeno che "promuovere " il territorio Seriano.

Inoltre è essenziale che l'operatore pubblico supporti gli operatori privati e i loro consorzi attraverso l'animazione della località e l'organizzazione di determinati eventi magari collegandosi con altre realtà turistiche circostanti e creando un programma che faccia girare la responsabilità organizzativa ora ad una località ora alle altre.

A conferma di queste riflessioni, si considera quale aspetto fondamentale e sul quale puntare, la necessità di un coordinamento tra tutti gli operatori locali per pianificare i periodi di chiusura- apertura, disponibilità, contatti con gli operatori e risolvere il problema dell'animazione esterna.

Altro problema tipico, e che vale per Castione anche per l’alta Stagione ed evidenziato dal sottoscritto è quello, annoso, dei trasporti, che influiscono fortemente sul prezzo finale della vacanza. In tal senso ancora una volta la dimensione può e deve fare ciò che per il singolo è maggiormente difficile: da consorzi ed enti pubblici deve partire un sistema di accordi con i vettori finalizzato alle esigenze del turismo (Navetta Bus, e Taxi a licenza locale).

Relativamente alla leva prodotto è necessario, come sottolineato, trovare nella propria località, nel circondario, nella propria fantasia qualcosa di particolare che conferisca luce al prodotto turistico. Non stiamo qui sostenendo che sia necessario organizzare un circo per i turisti, ma di offrire in seno alla caratterizzazione del territorio, una via specifica e che non sia il semplice “andare in montagna quando fa bello”, ma che sia invece, detto volgarmente di “far venire in montagna quando fa brutto”.
Si dirà, bello, a parole.
Ma qui sta il punto focale.

L’evento enorme tipo Giro d’Italia, è un macroevento di portata addirittura straordinaria, ma non sufficiente per garantire una zona cuscinetto utile, alla creazione del già citato “indotto” capace di far respirare l’economia locale quando appunto il tempo non è dalla nostra.
Centro Sportivo di Via Rucola
E qui viene lo sforzo pubblico.
Un’ idea. O più.
Sappiamo bene di disporre di un’elevata capacità ricettiva, sia alberghiera che di seconde case. Banalità che è utile ricordare.
Non siamo Saint. Moritz (dove loro , si, hanno l’aeroporto)  ma siamo tranquillamente all’altezza di centinaia di località turistiche blasonate, in Italia ed in giro per le Alpi.
Il centro Sportivo di Via Rucola , è una realtà immensa, proprio per la qualità della struttura.
Potrebbe potenzialmente ospitare centinaia di manifestazioni sportive di tenore anche nazionale.
Ma non può.
Per un semplice motivo, nonostante l’indiscussa qualità per “gli atleti”, manca sostanzialmente quella per gli spettatori.
In sostanza manca una Tribuna che lo elevi a Palazzetto.
Tornei CSI, Manifestazioni di ogni tipo, Festival (del Fitness, del Ballo e chi ne ha più ne metta).
Quella struttura fuori stagione dovrebbe essere usata così tanto che dopo cinque anni la dovresti buttare e ricostruire.  Vorrebbe dire che funziona.
Campo da Calcio Alpino
Si dirà, che allora la mia idea verte su di una “caratterizzazione del periodo fuori stagione orientato allo sport attivo”, e non ad una “specifica valorizzazione globale, o strategica , del comprensorio”.
La risposta è SI.
Esattamente come fatto da altre realtà alpine. Con la differenza che dalla bassa padana ci arrivi in due ore a Castione
Valorizzare un comprensorio, in parole povere significa come dicevo prima, farlo rendere.
Per questo non basta l’apporto dei volontari.
Che fanno si, un lavoro prezioso.
Ma che per l’appunto non sono professionisti.
Che necessitano di una guida che li indirizzi e li protegga.
Come appunto il nostro Ministro del Petrolio, l’assessore al Turismo.
Per questo non è colpa loro, dei volontari.

La sostanza è dunque orientata ad una incisiva strategia di impulso che garantisca il flusso turistico senza dover aspettare l’alba dei tempi.
Sarà magari un discorso che non accontenterà i sofisticati gentlemen che giocano a Polo e sorseggiano infusi, ma l’economia locale prenderebbe fiato.
Esattamente come avere un campo da calcio sintetico.
E una struttura coperta permanente.
Strutture utilizzabili.

Subito.

Non i  campi da golf immaginari, o la funivia a zig zag.
O peggio la Discarica all’entrata del paese.
  
Marketing mix per la bassa stagione.
Allo stesso modo contatti continui e diversificati con i "distributori" sono fondamentali proprio in questo periodo, in quanto le visite commerciali, gli annunci pubblicitari, la partecipazione a fiere, i mailings a vecchi o potenziali clienti possono essere finalizzati non solo alla preparazione della stagione estiva ed invernale, ma anche a capire quella primaverile e autunnale.

Il problema dei contatti commerciali si lega certamente con quello della comunicazione, generalmente tralasciata dagli operatori durante la bassa stagione. Non dimentichiamo che il supporto commerciale e comunicazionale deve essere garantito dalla Regione in modo da fornire luoghi e momento di incontro agli operatori  per valorizzare il proprio prodotto. E per questo ci vogliono bravi dirigenti. Non si vuole qui richiamare un concetto di assistenzialismo, ma bensì di stimolo , di organizzazione: in diverse regioni operatori e Regione sopportano insieme le spese di tali incontri in quanto si è raggiunto un grado di collaborazione e di reciproca fiducia molto alto. Infatti il supporto dell'operatore pubblico è necessario anche per la cosiddetta "comunicazione d'accoglienza", cioé l'insieme di attività ricreative del dentro e fuori albergo che poi caratterizzano spesso emotivamente la vacanza e che rimangono impresse nel bagaglio di immagini e ricordi del turista.
È certamente importante  abbandonare la mentalità "attendista" per una maggiormente economica che si rivolge attualmente al turista nell'intento di soddisfare le sue aspettative, esplicite o implicite e che soprattutto abbia compreso la grande risorsa e le possibilità della bassa stagione.
In quest’ottica, considerando la partecipazione della nuova “Turismo Presolana”, il “Consorzio Operatori Turistici” , alle associazioni sino alla parrocchia, si deve creare una sorta di “Stati Generali “ del turismo locale, al fine di avere una piattaforma di confronto omogeneo per pianificare, e soprattutto eseguire i piani di organizzazione e promozione degli eventi, intesi. E degli interventi strutturali che il Comune istituzionalmente inteso, deve supportare con gli investimenti propri.
Magari con a capo Persone qualificate ( una su tutte la vecchia assessora al turismo) retribuite come professionisti, che sanno chi siamo, e che sanno dove andare con il supporto dei volontari.
Professionisti pagati, insieme all'entusiasmo dei volontari.
Il massimo.
E risultati alla mano, se  gli obiettivi non venissero raggiunti, tutti a casa.
E le cose funzionerebbero.
E non ci ritroveremmo con assurdità calate dall'alto, o spese inutili come la Discarica in Agro. Giù giù sino a rivedere le luci di Natale …a Natale.

Dimissioni subito per carità.
Il ragionamento costruttivo di cui sopra non può essere completo senza considerare quanto sia emergenziale la questione dell’amministrazione Comunale.
Il discorso fatto risiede proprio nel fatto che la Giunta doveva realizzare proprio tutto quanto detto sopra.
Castione e la sua Montagna, anche per merito di sbagliate interpretazioni dei suoi attori amministrativi, ha delimitato radicalmente l’approccio alla sua identificazione nel contesto economico.
Dapprima con un eccesso di superficialità nell’inquadramento dell’identità del turismo offerto, la seconda, che coincide con il non Governo dell’Area vissuto in questi anni” data la confusione delle azioni  da intraprendere per ordinare e poi governare la crescita turistica.

E’ inutile aggiungere osservazioni sul peggior sindaco della storia di Castione, al secolo Mauro Pezzoli, attualmente ancora seduto sulla poltrona di primo cittadino, ma che grazie al cielo, come dicevo  tra  18 mesi  volente o nolente se ne andrà.

Che il “non gruppo” di Pezzoli avesse fallito nel disegno strategico turistico lo avevamo già detto , ed abbondantemente affrontato.

Io credo che arrivare a far passi indietro nell’offerta turistica sia stato il più clamoroso fallimento che una giunta votata al Turismo  poteva fare .Ed è capitato purtroppo, proprio per l’incapacità di confrontarsi con gli attori locali, che al momento del bisogno avrebbero potuto dare una mano.
Forse è successo per un complesso di superiorità. Chissà.

Giusto per ricordare qualche numero, utile ripensare allo stallo nella gestione del società Monti del Sole,  la perdita degli eventi (vedasi mercatini  di Natale etc), mancati investimenti nel comparto turistico, giù giù sino all’assenza di luci natalizie, assenza della navetta etc etc.

Ce ne è sarebbe abbastanza per chiedere i danni, più che le dimissioni degli interessati.

Si devono dimettere, per l’impasse in cui ci hanno fatto cadere.
Per i fallimenti dell’Inverno scorso.
Perché all’ 8 Luglio non avevamo ancora una programmazione estiva definita.
Perché avevano tutte le persone a loro fianco per lavorare bene. Ma le hanno fatte scappare.
Perché c’è il rischio di togliere la voglia anche ai volenterosi Volontari.
E fanno bene a dire che il Comune è una cosa , e la Turismo Presolana è un’altra.

Sono tanti i problemi da affrontare.

Non dovrebbe essere così.
Ma in questa situazione ci siamo finiti.
E non è solo un problema di volantini.

Ed ora, per il bene del Turismo di Castione,  da questa situazione, meglio uscirne immediatamente.
Subito.


Un saluto, Fafo
Fabio Ferrari

giovedì 19 giugno 2014

Castione: Neanche se lo facessero apposta.


Cari amici
Come saprete negli ultimi mesi abbiamo vissuto come Comunità gravi lutti,  e  pertanto  non mi  è sembrato il caso di parlare di  argomenti che riguardano si il Comune di Castione, ma che perdono ogni importanza di fronte al dramma umano vissuto, proprio in virtù della leggerezza dello strumento internet con il quale scrivo, .
Le questioni serie della vita, lo sappiamo tutti sono altre,  e pertanto, è inutile mettersi a filosofeggiare su di esse su di un sito internet, che per vocazione parla, dei semplici fatti amministrativi di Castione.
Con il profondo rispetto che sento di fronte a quanto accaduto, ricomincio su queste pagine a proporre il mio punto di vista su quanto affronto ogni giorno nella mia attività di consigliere comunale.




Immaginaria metropolitana Castionese


Neanche se lo facessero apposta....

 “Nel corso degli anni mi hanno onorato di numerosi soprannomi: il Divo Giulio, la prima lettera dell'alfabeto, il gobbo, la volpe, il Moloch, la salamandra, il Papa nero, l'eternità, l'uomo delle tenebre, Belzebù; ma non ho mai sporto querela, per un semplice motivo, possiedo il senso dell'umorismo.”
G. Andreotti

L’attacco portato dal Ferrari contro il sindaco di Castione della Presolana è tutto ed esclusivamente politico e riguardo il comportamento e le scelte politiche di quest’ultimo…la diffamazione, resta lontana”
Tribunale  di Bergamo, Maggio 2014

Puntare il dito è un peccato, dato che sono  pur sempre un peccatore, ma  è anche  vero che se il Signore disse  “porgi l’altra guancia” , altrettanto intelligentemente , di guance, ce ne ha date  solo due.

Rieccoci sul  nostro Blog, che, purtroppo per me, non tratta ne di rimedi contro la ciccia attraverso escursioni in montagna, ne di esperienze vernacolari per cuori solitari.
Parliamo come al solito di fatti legati alla questione amministrativa del Comune, e per farlo purtroppo, non si può che essere un po’ puntigliosi ma tant’è.
Senza esagerazioni, nonostante qualcuno poteva pensarlo, ribadisco che non c’è e non ci sarà nessuna tregua (sempre senza drammatizzare) con l’attuale amministrazione comunale, e dunque  per questi ultimi 20 mesi  che mancano alla fine di questa fallimentare giunta (che ripeto ho sostenuto, come la maggioranza dei votanti in buona fede) continuerò a fare quel che ho sempre fatto. Opposizione. Per il mio centro capoluogo, e laddove possibile per tutto il Comune. Ringrazio chi mi ha scritto ed espresso solidarietà, e chi mi ha scritto privatamente. Ogni vostra segnalazione verrà portata avanti.

Il ruolo del polemico fine a se stesso mi è sempre sembrato riduttivo, e dato che fare la vittima non è il mio mestiere, cercherò di articolare in maniera oggettiva le motivazioni che mi portano a concludere che il Sindaco attuale non ha altra scelta  per uscire dall’impasse in cui siamo finiti, se non con le dimissioni.


Il dopovoto nell'Unione
Nel territorio dell’Unione dei Comuni dove si votava, abbiamo visto la riconferma d tutti i sindaci uscenti , escluso Cerete. La situazione generale giocoforza, continuerà  a perpetrarsi come già la conoscevamo, con un’egemonia Rovettese, in seno alla creazione del Comune unico dell’altopiano.
Noi per inquadrare meglio la questione principale, dobbiamo concentrarci inesorabilmente sul ruolo di Castione, in seno al futuro dello “spazio istituzionale“ nei confronti degli enti principali della nostra montagna, che sono, senza girarci attorno, la comunità montana  della Val Seriana, la comunità montana della Val di Scalve, ed infine  quella Camuna. Non ci si scappa, questo è il nodo centrale, diventare leader dell’area, senza se e senza ma.
Avremo tutto il tempo, per rifletterci,  anche perché il treno dell’iniziativa, per colpa di questa amministrazione a sovranità limitata , è già partito da un bel po’.

Il fafo…non costituisce reato!
Ebbene il peggior sindaco della storia del comune, che di nome fa Pezzoli, dopo la sonora batosta in tribunale presa contro il sottoscritto, per la quale mi ride una parte anatomicamente determinante, è costretto a ritornare al vecchio caro e stantio repertorio, quello dei grandi annunci che cambiano il mondo.
Come dicevo il totale proscioglimento ha dato luogo all'intervista che vedete sopra che vi invito a vedere e che  ha dato luogo a rilevare che Pezzoli  “ne prende atto”,  che l’ha fatta (la denuncia) per “abbassare i toni”, e che non c’è “niente di personale”. Il tutto mi fa davvero ridere.
Preferirei un bel “mi stai sui …” che questo finto buonismo , che a mio avviso logora solo il fegato. Suvvia, non cambia nulla, anzi i toni, staranno bene alti, e questo lo dico anche agli amici trombati che paventavano una bella marcia indietro da parte mia.


Portare pazienza?!?!!
Come dicevo archiviate le denunce, è arrivata ancora la volta degli slogan. Per la cronaca è giusto ricordare, che dalle fauci dell’amministrazione sono usciti una carrellata fantastica di, chiamiamoli così , slogan, : c’è stato il tragicomico“ coraggio di rialzarsi”, il temerario “ mettiamoci la faccia”, il mistico “ci spinge la salita”, ed infine il misterioso  “ passiamo ai fatti”. 
Il celebre Cartello sulla riqualificazione del Parco Alpini
Ora è la volta  del già memorabile “anno della svolta” .
 Non mi esprimo nemmeno su questa strano modo di comunicare, anche perché da tre anni netti, regna il nulla di fatto.
Il formidabile cartello sulla riqualificazione del Parco è stato prodigamente tolto, le opere…(quelle vere) rimangono al palo, le tasse rimangono alte e la questione del rilancio turistico stagna (ricordate i fenomenali campi da Golf?).

Consigliere Giordano Sozzi, 
Grazie al cielo il signore ci ha donato la Presolana e la sua valle, e grazie ai suoi operatori privati, si continua ad offrire un buon prodotto nonostante la pessima gestione del Comune.
Non c’è che dire, se avessero fatto la metà materiale di quanto è stato annunciato con i vari slogan sopracitati, potremmo starcene tranquilli sdraiati al sole aspettando i turisti. Ma questo dato ci è noto da tempo ormai. 
Si è continuato a lanciare fantascientifiche idee, come la Funivia Zig Zag, l'aeroporto, l'università dentro la Dalmine, il Golf. Sulla base di questo non capisco come non abbiano avanzato l'idea della metropolitana! che potete vedere in un'ipotetico render in alto).
Tutti resta come prima: il  consigliere che viene dall’Irlanda (il mio amico Mattia) continua a  a fare la spola in aereo, e suo cugino Giordano, anch’egli subentrato come Consigliere Comunale (con poche preferenze, risultò tra i non eletti in prima battuta) si permette alterchi con il sottoscritto  in Consiglio, senza ribattere però alle mie osservazioni. Peccato. Peccato perché da presidente del consorzio albergatori, membro di Promoserio, qualche delucidazione sulla disfatta dell’amministrazione che sostiene e delle ripercussioni turistiche che ne derivano, la vorrei davvero sentire.

Tenere duro (?)
Il problema sotto un’altra angolazione è che se non vengono fatte cose positive, dall’altro canto si continua a mettere in piedi iniziative che mettono in difficoltà la comunità.
E a dirlo, non sono io, ma direttamente il sindaco quando chiede nientedimeno appunto  che un po' di “pazienza”.
Sulla scia delle scelte inopportune, il Pezzoli e la sua banda, hanno fatto scuola, ma riuscire pure a non organizzarsi sul segmento turistico, lascia davvero esterrefatti.
Ecco qui un’altra bella intervista (sotto) dove appunto si annuncia  “l’anno della Svolta” e tra le righe ci viene avanzato il  criptico messaggio di necessaria sopportazione

Ma sopportare  cosa, questa volta, è lecito chiedersi?

Semplice... i lavori , si faranno, giusto giusto  quest'estate. Manco se lo facessero apposta.
Perfetto, camion e semafori in alta stagione. Com'era? Ah già il rilancio turistico.

Si diceva che solo chi non fa niente non sbaglia, ebbene Pezzoli nonostante non faccia niente riesce pure a sbagliare.
Nessuno mette in discussione la necessità di rimettere in sesto un manto stradale che dopo l’inverno e l’alta densità a cui è sottoposto, rimane danneggiato.
Però signori, non giriamoci attorno, se cominciamo a considerare le strade asfaltate come un successo, siamo a posto. Ma farle oltretutto in piena stagione estiva , siamo al bizzarro.
Ditemi che tra Marzo, Aprile, Maggio, Settembre ,Ottobre e Novembre non c’era spazio per intervenire?
Mauro Pezzoli dice , che “non era pensabile “  di farli in altri momenti. Seh , come no.
Cosa costava trovare un accordo con Uniacque? Cosa costava programmare il lavoro, ed il traffico che ne deriva  fuori dai periodi di alta stagione? Perché le persone devono portare pazienza?
Tutte domande che dobbiamo tenerci ancora per un  po'.

Il diavolo fa pentole, ma non i coperchi
Appunto. Per anni ho scritto sempre di Pezzoli, quale terminale della debacle amministrativa di questi anni. E ovviamente questo è a mio avviso  innegabile.
Ha colpevolmente distrutto la piattaforma di governo (vivipresolana) in cui noi in buona fede potevamo operare da eletti, ma anche questo lo avevamo già detto.
Però qualche puntualizzazione è doverosa farla anche a chi  nella chiamiamola così, maggioranza,  continua a mantenere contro ogni buon senso in piedi questa ormai triste commedia.
Mattia, Consigliere dall'Irlanda
C’è l’assessore al Turismo, Aronne, che è riuscito nell’impresa di perdere i mercatini di natale sotto data, c’è come già detto il Consigliere che viene dall’Irlanda con i  rimborsi del Comune e che ha poi pure il coraggio di professarsi Grillino. Dispiace per Mattia, che tutto sommato è un amico, e che forse non ha il polso del paese. C ’è  l’assessora ai servizi sociali che è riuscita a perdere  il Consiglio Comunale dei ragazzi, iniziativa rilanciata ancora da altri comuni, e potrei andare oltre, ma come già detto è tempo perso.

Riqualificazione sintetica di un campo montano
Il malcontento dilaga, sia nei “social” in rete, quanto nei “social “ reali, i bar. E cosi’ nelle discussioni in tutte le sedi in cui si  possono fare due chiacchiere.

Non stiamo con le mani in mano.
Come dicevo, è impossibile fare opposizione costruttiva con Pezzoli, ma non diamoci per vinti. In termini di volontà proporrò nei prossimi giorni una mozione per istituire un “fondo di solidarietà per l’emergenza economica” che i consiglieri tutti potranno votare per poter aiutare le famiglie di chi ha perso il lavoro e dei lavoratori autonomi in seria difficoltà.
Continuerò a battere il tasto sulla riqualificazione del campo da calcio di Dorga , oggi in stato di abbandono, e sulla stessa linea, 
Incredibile Campo su di un palazzo :-)
 sulla realizzazione della Tribuna Spettatori  presso il centro Sportivo di Via Rucola. Impianti che aiuterebbero l’offerta turistica nell’immediato, e soprattutto la qualità della vita sportiva per noi residenti.

E buona pace per il Sindaco, e per i toni che lui vorrebbe abbassare.

Un saluto
E buon inizio di stagione a tutti.
Fafo