martedì 10 febbraio 2015

Castione: Romanzo Comunale (parte prima)




" A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina"
C. Jules Mazarin (erronamente attribuita ad Andreotti)

" Perchè insegna il filosofo, non sono le parole esistenti, ma le infinite possibilità combinatorie che il gioco linguistico permette a ciascuno di noi, in qualsiasi momento."

F. Cundari

Ah beh se  tol dighet te.
Cari amici, spronato ad intervenire più frequentemente sul blog ed evitare  eccessivi accorpamenti di questioni da trattare, riprendo un attimo il filo del discorso di quanto accennato tre settimane fa, per poi proseguire con altri fatti più o meno rilevanti (per il Comune) che si sono verificati nel tempo. Come sempre nessun processo alle intenzioni, ma come al solito analisi dei fatti osservati da un altro punto di vista, una narrazione fatta per gradi, che assume i caratteri di un nostrano, bizzaro a tratti,  Romanzo Comunale.

Accadono cose nel mondo fuori dal paese. Rischia di iniziare una guerra in Ucraina e a questa si aggiunge anche la drammatica notizia dell'inizio del festival da San Remo:-). A livello politico nazionale abbiamo visto l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la rottura del c.d Patto del Nazareno e il solito giro di vite intorno alle alleanze politiche. Nel merito il fronte Democratico sembra tenere e il centrodestra sembra a sua volta di nuovo orientato verso la compattazione intorno a Berlusconi o quanto meno alla sua leadership. E’interessante osservare il variopinto scenario romano anche per cogliere le sfumature che inesorabilmente ricadranno nel contesto locale. E per l'appunto, veniamo a noi.

Normalmente preferisco trattare argomenti nuovi riguardanti il territorio, ma questa volta per cominciare questo articolo, mi prendo una licenza, tornando velocemente sulla vicenda Biblioteca Comunale, giusto per fare chiarezza in virtù di alcune considerazioni rilasciate al pubblico dal buon Mauro Pezzoli, ormai sindaco pro tempore del Comune di Castione. 

Il primo cittadino, quale portavoce dell’amministrazione, sulla vicenda  è cascato come previsto nell’amo che gli avevo tirato tre settimane fa. Il Sindaco infatti ha pensato bene di provare a replicare alle varie perplessità emerse sul quindicinale Araberara, e a ruota sull'emittente locale Antenna 2, rimarcando la stringente necessità di dover "esternalizzare “ il servizio bibliotecario.
Ovviamene conoscendolo, lo aspettavamo al varco.


Impulso alla Cultura ? Il Facebook Comunale!
Sappiamo che il tema che ci interessa verte in realtà sull’annunciata “riorganizzazione dell’apparato comunale” in virtù di mai chiarite “analisi delle procedure”, che ha però riguardato solo un ambito(quello sociale/bibliotecario), dove il funzionario preposto è stato trasferito in municipio in compagnia dell’ impiegata (trasferita anch’essa agli uffici comunali). A questo incremento della squadra del team municipale è seguita l'assegnazione a soggetto esterno del servizio (19.300 euro annui) per  ricoprire quanto facevano i primi due.


Politicamente da molto tempo ormai, reputo rispondere a Pezzoli solo tempo perso ma dato il fatto che ha scelto la via giornalistica per esternare, è utile comunque confutare tali dichiarazioni. Prima di entrare nel merito, come dicevamo, osserviamo da vicino le affermazioni fornite dal nostro primo cittadino al quindicinale Araberara dove lo stesso ha caricato subito l’asse di bastoni :

“ I cambiamenti del servizio biblioteca saranno in positivo – vengono garantiti gli standard di servizio all’utenza e, come previsto dal bando, la Cooperativa proporrà nuove attività legate alla promozione di lettura con bambini (attività già presente che verrà potenziata) e lo sviluppo forte delle nuove tecnologie e social network. La scelta di esternalizzare è un’azione volta al miglioramento del servizio

Pezzoli evita ben bene il principale argomento che noi contestavamo (la mancata riorganizzazione dell'intera macchina comunale da loro stessi annunciata nella delibera 123 del novembre 2014) e decide di indicare proprio nella trasformazione bibliotecaria il vero (ennesimo ) fiore all'occhiello della manovra, parlando appunto di “cambiamenti in positivo” , garantendo   ” gli stessi standard” “ e l'ineffabile “ sviluppo forte ” di non precise attività in seguito alla suddetta trasformazione.
Ipotetica sede del nuovo Facebook Comunale
Che siano termini talmente generici da far impallidire l'osservatore accorto è palese e quindi non ci soffermiamo nemmeno, ma è’ chiaro che se uno fa un investimento prevede un miglioramento, e pertanto è strano che ci si preoccupi di garantire gli “stessi standard” , altrimenti che investimento sarebbe? Sappiamo infatti che nemmeno sul monte orario ci saranno novità e che in soldoni a parità dello stesso servizio il Comune  spenderà più o meno  20000 euro in più all’anno. 

Comunque scopriamo al di là dell'evidente differenza con la delibera  tra i vari motivi addotti dal primo cittadino sul perchè si è deciso di affidare a ditta esterna ( o cooperativa che sia) la gestione della biblioteca pubblica, c'è nientemeno che la volontà di diffondere  un sapiente uso (non del Computer che avrebbe anche un suo senso) ma bensì dei celebri "social network" , tipo facebook. Ebbene dunque, la vera novità è proprio questa, la Biblioteca al fine di fornire nuovo "impulso" alla propria offerta "culturale" (che presumiamo essere stata non ritenuta adeguata dall’amministrazione) si concentrerà proprio sull’uso dei celebri siti di cazzeggio.

Possiamo immaginare anche i vari temi  del corso di facebook pagato dal Comune: tipo non mettere troppi "mi piace" per rimorchiare, oppure non condividere continuamente frasi banali o citazioni d'autore che cozzano con l'immagine del profilo da attrice Osè, oppure che so, non esagerare con le lamentele, non esagerare con le foto del proprio cagnolino e sopratutto non importunare a destra e a manca con inviti ai giochi tipo Candy Crush o altro. Il corso per facebook inventato dall'amministrazione potrebbe avere anche un suo senso!

Tornando seri, come su altri temi di allarme socio-comportamentale (come l’abuso di alcool etc.) penso che la pretesa dell’ente pubblico di educare non meglio specificati "giovani" ad un buon uso di internet senza che questi spiino qualche tetta, le scommesse o i download illegali è tanto innocente e a tratti bacchettona che fa persino sorridere sul piano puramente amministrativo. Su questo tipo di iniziative che non hanno mai portato a nulla, persino lo scrittore alpino Mauro Corona ci ha scritto sopra pure un dissacrante libro, che forse i cosiddetti amministratori  dovrebbero leggere prima di affrontare argomenti così seri con tanta superficialità.

Ma in fondo non è questo il punto, se dare peso o meno all'insegnamento di facebook,  perché a noi interessa capire il perché si sia riformata la biblioteca (spostando, e di fatto aggiungendo un funzionario alla macchina comunale) e non, come espresso dai documenti l'assetto degli uffici del Comune. Il Sindaco a proposito rimarca l'ineguagliabile effetto che tale spostamento di funzionario sortirà:

“Verranno migliorati altri servizi in termini di trasparenza e siti internet. Sulla base delle nuove attività che le amministrazioni devono soddisfare, negli uffici comunali serve più personale per questi compiti di trasparenza e pubblicità”

La delibera 123 che ha dato il via
alla questione.
Ovviamente, figurarsi se non veniva citato a caso il valore più disatteso da questa amministrazione : la trasparenza. Le domande su questa seconda affermazione si sprecano. Cosa e quali siano i servizi che esternalizzando la gestione della biblioteca diventano più “trasparenti” rimane un mistero esattamente negli stessi termini su quali siano le “attività che le amministrazioni devono soddisfare". Quali siano poi le norme che impongono un processo di trasparenza amministrativa legate all’aumento del personale dell’ente è fisiologicamente un altro enigma. Esattamente ancora quanto sia stupefacente  dichiarare che : “negli uffici comunali serve più personale “, in virtù di una spesa corrente complessiva di 2.330.000 euro annui (consolidato di Castione del 2012), che comprende il monte stipendi dei dipendenti.
Per concludere la sequela di esternazioni, il Sindaco dopo aver palesato la necessità di insegnare a usare facebook e che il personale in municipio è scarso di numero, ci lascia con la più ovvia delle stoccata ai noi oppositori.

“ Non replico alle critiche parlano senza documentarsi. La situazione è proprio il contrario . Si tratta di critiche assolutamente infondate.

Il cartello (tolto) al parco Alpini
Con questa affermazione Pezzoli prova ad includere anche il sottoscritto nel calderone, e la cosa mi fa scappare un sorriso, non tanto per il fatto in sé (i documenti sulla questione li avevo addirittura allegati in parte nel precedente intervento), ma quanto per l’innocente spavalderia, figlia del (più che giustificato) nervosismo di chi che per motivare scelte come l’ultima, si arrampica in iperboli, che non vogliono dire nulla, finendo per prendersela con chi, carte alla mano, non chiede nient'altro che chiarezza sulle scelte tanto onerose quanto illogiche che il comune da quattro anni ha dovuto subire. Ma tant'è.

In fondo peccato per il buon Mauro, i documenti comunali sono pubblici e sempre disponibili su questo blog. E se proprio volesse aprire un dibattito con il sottoscritto prima di prendere commiato da piazza Roma, basta chiedere, andiamo in tv o dove vuole. Alla fine carta canta, proprio come testimoniato al Parco Alpini dal famoso cartello, in cui niente meno, l’amministrazione annunciava di “riqualificare”.

Per concludere, come già precedentemente espresso sul tema discarica in via Agro, anche su questo argomento non intendo intestardirmi sulla scelta in sè (che resta nei poteri dell'amministrazione) ma ancora una volta sull'opportunità e sulla non economicità dell'operazione, nei fatti assurda e senza logica di continuità sotto il profilo amministrativo. Spostare un funzionario è buona cosa se fatto nell'arco di un progetto strutturale che investe il Comune e il suo rapporto con gli enti pubblici  e privati del territorio, e non di sicuro come raccontato dal Pezzoli perchè "vuole dare impulso alla cultura " stimolando "facebook" per quaranta milioni di lire (di risorse pubbliche), in più ogni anno.
Non sono tanti soldi, ma dato che non cambia nulla, forse se proprio, era meglio spenderli  per mettere quattro giochi in più al parco, che di sicuro avrebbero fatto felici i bimbi più dei "social-network".

In ultima analisi tutto questo discorso, dati alla mano, lo si  può fare rientrare tranquillamente nell'alveo della cattiva amministrazione a cui ci hanno abituato .

Presolana - Monte Pora, Angelo Radici, e la necessità di darsi una mossa.
Mi sono già espresso sull'ineluttabile necessità di supportare il comprensorio guardando con particolare attenzione all'aggiornamento delle infrastrutture legate alla Montagna sia nel contesto invernale quanto in quello estivo. E ovviamente mi sono basato sugli studi già effettuati in passato da professionisti (come la vituperata Irealp del buon vecchio Fabrizio) o gli aggiornamenti proposti dai vari attori privati. Nel tempo come sapete attraverso questo blog,  ho trovato sbagliate per non dire di peggio, le varie trovate dell'amministrazione nel forzare la mano prima di avere il gatto nel sacco. Si sono create artificialmente grosse frizioni aumentando unilateralmente il capitale della società Monti del Sole, in considerazione della bocciatura dei vari piani di realizzazione dei bacini d'acqua precedentemente annunciati. Hanno detto che mancavano autorizzazioni e su questo i miei dubbi permangono, poiché senza processi di parte, immagino che l’iter burocratico avesse a suo tempo seguito il suo corso, e questo volenti o nolenti è rimasto un mistero mai del tutto chiarito.

Come mi ha ricordato in uno dei nostri incontri il neo- segretario della Lega Nord castionese e quindi molto vicino (per ragioni di partito) con i piani alti della Regione Lombardia , il bacino artificiale in questione è oggi oggetto dellaccordo di programma riguardante la nostra area siglato lo scorso anno. A parte l'entusiasmo di partito per le (comunque importanti) attenzioni regionali al nostro territorio, un accordo di programma resta inchiostro su carta finchè, in termini volgari "non si vedono le ruspe al lavoro"; al sottoscritto e al territorio interessa sapere proprio quando questo accordo diventerà pienamente operativo e che in sostanza si possano  vedere i lavori  in corso.
In soldoni tale accordo rimane lettera giuridica di indirizzo soggiacente a mille problematiche   che i governanti devono doverosamente sbrogliare.
Proprio sulla necessità che ci sia dia una mossa su questo fronte è recentemente intervenuto uno dei principali protagonisti del comparto privato del territorio, l’imprenditore Angelo Radici,
estratto dell'intervento di Radici sull'Eco di Bergamo
che con una lucida analisi, ha rilasciato all'Eco di Bergamo un'importante intervista,che io leggo anche come un invito a darsi da fare "concretamente " sul piano burocratico.

Radici ha testualmente dichiarato che " Gli stakeholder istituzionali, dai Comuni alla Provincia sino alla Regione, sono per noi fondamentali. Il loro aiuto è importantissimo, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti burocratici, aspetti che condizionano fortemente il comprensorio e il suo futuro e che sarebbe importante potessero essere snelliti, semplificati. Sono ormai anni che, per esempio, chiediamo l’autorizzazione per l’implementazione di due bacini di acqua per poter garantire l’innevamento di tutte quante le piste del comprensorio, ma i permessi non si sbloccano. Siamo preoccupati perché, se questi bacini non saranno a regime entro pochissimi mesi, non potremo garantire l’apertura della stazione per la stagione 2015-2016. Vorremmo inoltre riuscire a coinvolgere in questa nostra sfida, quegli imprenditori bergamaschi che capiscono l’importanza di continuare a tenere viva una società che dà lavoro a molte persone e che crea un indotto importante, al di là della stazione sciistica in sé. Imprenditori con cuore, concreti, determinati e legati al loro territorio. Sono convinto che l’unione di più risorse umane e finanziarie possa rendere questa impresa sul territorio e per il territorio, una sfida possibile e vincente.”

Radici, ovviamente dosa bene le parole, ma centra senza dubbio il cuore del tema, proprio come chi sa che le imprese (turismo etc.) debbano rendere ancor prima di essere gloriose, tesi che anche in questo piccolo blog tengo fermamente in considerazione da anni. La burocrazia in Italia già fa abbastanza danni, ci mancano solo istituzioni (compreso il Comune) che rallentano il corso delle cose per opinabili strategie o incomprensibili cambiamenti di rotta, per ritrovarsi impantanati nell’immobilismo. La vicenda della Monti del Sole ne è stata proprio un' esemplare rappresentazione.

In sintesi urge: la corretta analisi del contesto storico in cui viviamo, un confronto non ideale sui reciproci obiettivi e il raggiungimento di una reale unità pragmatica nella corsa pubblico-privata, e queste sono le credenziali necessarie nel rapporto tra politica amministrativa e il mondo dell’impresa locale. E Radici, con molto garbo, lo ha ricordato bene. Che anche lui legga il mio blog? (scherzo ovviamente).

Sindaco ma che stai a fa'?
Se di fatto il mondo privato si muove con adeguata circospezione, quello politico anche a livello locale è come sappiamo, ben in fermento. Gli amici della Lega come saprete hanno organizzato l’annuale manifestazione al Monte Pora alla presenza delle varie personalità del loro partito. Era presente pure il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni che ancora una volta ha manifestato il buon legame con la nostra zona. Del consiglio comunale erano presenti gli amici e  compagni di opposizione Walter Tomasoni e Andrea Sorlini. Persino al sottoscritto  in via ufficiosa è stata data la possibilità di fare un giro, ma purtroppo per questioni lavorative non ho potuto partecipare. Ci sarei andato pure volentieri sapendo bene che di questi tempi è meglio fare qualche chiacchiera in più piuttosto che in meno, al di là delle divergenze politiche che possono sussistere.

Leghisti o no , simpatie o meno, senza enfatizzare è sempre rilevante sapere che esista la possibilità di “buttare sul tavolo del presidente" in carica un qualsiasi progetto che la Regione può sostenere o meno. E su questo nulla da eccepire. La serata comunque non aveva un tono istituzionale ma bensì, tranquillamente di festa.

Chi però non la vedeva in questo modo era proprio lui. Il buon Mauro.Il sindaco.
Dopo aver corso contro la Lega in Comune, aver avuto un suo  consigliere comunale candidato nello schieramento contro Maroni alle Regionali, dopo aver sostenuto il candidato Bigoni contro quello leghista alle elezioni in comunità montana è stato  (incredibilmente vero?)  non  invitato alla serata.

E da li "il caso” del mancato invito tanto riecheggiato in paese.

Il sindaco a quel punto anziché fare spallucce e andare dritto per la propria strada, mandando magari al diavolo il direttivo leghista e rinfrancando la propria diversità politica (anche solo per rispetto per chi votò la sua lista a suo tempo proprio contro la Lega Nord) o perché no,  ridendoci sopra citando Groucho Marx “Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me”, si è invece cimentato in una email pubblicata da lui stesso su facebook  quasi strappalacrime, scritta nientemeno che alla segreteria di Maroni, lamentando proprio il fatto che questa volta non poteva incontrare “il caro Presidente”.
Da li una sequela di banalità retoriche  imbarazzanti dando del tu a Maroni come se fosse un vecchio compagno di scuola. Non poteva mancare ovviamente un ringraziamento all’immancabile “dottore" (manco lo facessero gratis) che si starebbe nientemeno che occupando delle sue istanze in Regione.

Ipotetiche nuove serie Tv 
Qualche cosa da dire sulla triste vicenda dell’operazione del Sindaco è doverosa: la prima, se si vuole salutare un ente istituzionale, non si mandano mail, ma una raccomandata RR alla segreteria, la seconda più nel contenuto, è che è assai improbabile che il presidente di Regione Lombardia, in una serata di partito per di più dal carattere goliardico/sportivo si fermi a discutere appartato delle idee di un Sindaco, che in fin dei conti, non ha presentato alcunché di praticabile per le vie istituzionali vere ( vedasi le strombazzate sulla Dalmine persino richiamate nella triste email), terza, le sedi di discussione sono già preposte e stanno semmai in Regione. Non da ultimo, rappresentando lo stesso ancora tremila e cinquecento anime, certe uscite andrebbero evitate a priori anche se si disponesse (cosa che non c'è  nemmeno) di uno stretto rapporto confidenziale con il Presidente.

Personalmente a latere, io l'avrei anche invitato Pezzoli, tanto non avrebbe cambiato nulla come nulla cambiò ai tempi della Dalmine, perchè si sa il nostro Mauro ci tiene a scrivere messaggi  ai vertici delle Istituzioni (una volta al Premier Matteo Renzi, una volta addirittura all'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ) come se fossero amici del Bar. Ma in fondo non fa male a nessuno, è semplicemente fatto così. Ma questo è un altro discorso.

Romanzo Elettorale , quattro chiacchiere.
Non voglio dilungarmi oltre in questo post in cui sostanzialmente ci siamo concentrati su adeguate risposte sui temi concreti e abbiamo segnalato importanti interventi esterni come quello di Radici. Decretato il tramonto del buon Mauro che non ce la fa a rimettere su la lista, passiamo al tema dei negoziati tranquilli tra le  varie famiglie politiche.
Tutti si guardano in cagnesco, ma senza la brutalità (da mattone) di un tempo e questo lo vedo nei vari incontri preliminari a cui sono stato ( e ringrazio ) invitato.

La questione elettorale è in movimento e tutti si muovono con circospezione. Io dal canto mio vado avanti con tranquillità occupandomi al contempo delle varie attività che mi riguardano come Consigliere e dall'altro cercando di intavolare con chiunque voglia, un discorso che possa stare in piedi .Lo sguardo innanzitutto è rivolto ai colleghi dell'opposizione con i quali ci conosciamo da tempo e che ho avuto modo di apprezzare in questi anni. E' inutile girarci attorno, tutti sanno che il paese ha bisogno di una svolta, ma che allo stesso modo è ridicolo promettere la luna.

Fare una compagine, una lista, significa assegnare ruoli precisi come in una squadra di calcio, e come nel calcio non puoi avere otto terzini e due punte. Ogni membro deve avere qualità e ambizioni, doti di gioco che al massimo della loro soddisfazione, soddisfano anche il gioco della squadra e quindi del risultato complessivo.
Quindi è inutile partire in quarta, o giocare tanto per partecipare.
L'organigramma deve  innanzitutto far convergere in un' unica mozione  cinque o sei punti per dar vita allo zoccolo duro che può imbastire il discorso in divenire. Non so allo stato attuale e non me ne preoccupo  di chi  vorrà candidarsi, ma al momento la squadra quanto meno da calcetto può stare in piedi.

Con gli amici della Lega Castionese, altro soggetto che quanto meno ha il coraggio per farsi avanti già adesso, continuiamo a discutere dei problemi del Comune battibeccando su più o meno tutto. Ma in fondo ci vogliamo bene e non è detto (sempre se non ci ammazziamo :-) ) che alla fine si trovino buoni propositi comuni. Ma la strada è lunghissima anche su questo fronte. Come dicevo, non si può giocare a pallone con otto terzini e due attacanti (a meno che non si abbia in squadra Ronaldo ).

Il Romanzo Comunale andrà avanti e se avrete la pazienza di leggermi come oggi ( e vi ringrazio nuovamente), avremo buone nuove.

Un caro saluto ancora
Fabio, Fafo, Ferrari