domenica 8 settembre 2013

Castione, finchè non ci scappa il morto



"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana."

John. F Kennedy


Cari amici, ho parecchi articoli pronti per la pubblicazione che riguardano il nostro Comune sia dal punto di vista amministrativo che economico. 
Era tutto pronto per la pubblicazione se non fosse che ieri  (sabato ) ho assistito all'ennesima notte di scontri nel centro del capoluogo contornato da Carabinieri, risse, urla e quant'altro. Se fosse consequenziale a qualche "sagra della Grappa" sarebbe anche sopportabile, se non fosse che ormai è una situazione che si protrae da più di un mese, quasi ogni sera. Quiete pubblica adios.
Io da sempre sostengo che preferisco un centro storico movimentato rispetto ad un mortorio, ma è necessario alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo che qualcuno si prenda alcune responsabilità di fronte ad una situazione che da allegra movida si sta trasformando in  paura e tensione.
Sarebbe un problema da niente se non fosse che ormai in termini continuativi è stata messa a repentaglio la sicurezza urbana e il sacro diritto all'incolumità delle persone, con aggressioni gratuite contornate da minacce e veri e attacchi di isteria.
Non faccio il/i nomi , non per paura fisica per carità, ma bensì per evitarmi querele giudiziare di varia natura che in questo momento non ho proprio voglia di affrontare. E non perchè perderei, ma proprio perchè non è lo strumento da percorrere.
Castione "Centro" dicevo, se di giorno mantiene sempre il suo pacioso e tranquillo tran tran, ogni notte da un mese a questa parte è teatro di continui scontri generati nella più sostanziale impunità.
Abbiamo inutili telecamere che non servono a nulla, non abbiamo un servizio di vigilanza pronto ad intervenire, abbiamo Carabinieri  che sostengono una perenne ed inacettabile tesi del  " non ci possiamo fare niente "con la grottesca situazione di offrire ai più giovani , lo spettacolo della droga  pesante  trionfante (che è il fondo del problema ) che se ne sbatte altamente dell'autorità costituita.
Mamme disperate, baristi impauriti, clientela in fuga. E' normale?
No.
Primo perchè nessuno deve avere paura ad uscire di casa per farsi una birra, ne tanto meno deve sopportare minacce di nessun genere. 
Secondo: perchè ci sono le leggi di pubblica sicurezza che impediscono tutto questo.Altrimenti ditemi che cazzo paghiamo a fare le tasse.
Terzo: il sindaco è l'autorità preposta a tutelare la sicurezza pubblica, ed io facendo il Consigliere di questo Comune, non posso restare con le mani in mano.

Il Sindaco: poteri doveri
Mio malgrado come nel caso dei furti accaduti nel nostro territorio, non posso che esprimere tutta la mia solidarietà a chi si sente frustrato di fronte a questa situazione e garantisco il mio impegno affinchè tutto questo abbia un epilogo. Detto questo finisco con il buonismo e metto nero su bianco alle autorità comunali i loro doveri di pubblica sicurezza che sembrano essersi dimenticati.
E lo dico per due motivi, perchè A) potrebbero paradossalmente non essere stati informati di nulla e ciò mi farebbe dedurre che siamo in preda all'anarchia B) ne sono stati informati e hanno colpevolmente lasciato il capoluogo in preda questa situazione. Sarebbe facile per me in questo frangente, ribadire che  Sindaco e  Assessora non sono all'altezza della situazione e che non sanno gestirla, lo penso state tranquilli, ma non è questa la sede per questa polemica. Lo dico per tutti coloro che si chiedono come sia possibile che questa situazione continui nonostante interventi più pattuglie di carabinieri, denunce etc.
Ecco pertanto quali sono i doveri e i poteri di Pubblica sicurezza che il Sindaco deve esercitare per garantire la protezione della comunità:

Il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (abbr. con l'acronimo TULPS),, nell'ordinamento giuridico italiano, è un testo unico emanato con il R.D. 6 novembre 1926 n. 1846.

  • " L'autorità di Pubblica Sicurezza ... veglia al mantenimento dell'ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni"; "per mezzo dei suoi ufficiali, e a richiesta delle parti, provvede alla bonaria composizione dei dissidi privati. "


  • "....Le attribuzioni dell'autorità locale di pubblica sicurezza sono esercitate dal capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo (il questore nel capoluogo di provincia e i funzionaripreposti ai Commissariati di Pubblica Sicurezza negli altri comuni) o, in mancanza, dal Sindaco in qualità di ufficiale del Governo, ai sensi del TUEL."


MINISTERO DELL'INTERNO, DECRETO 5 agosto 2008
Art 1
 fini di cui all'art. 54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125, per incolumita' pubblica si intende l'integrita' fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attivita' poste a difesa, nell'ambito delle comunita' locali. del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilita' nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale.
Art. 2.
Interventi del sindaco

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 1, il sindaco interviene per prevenire e contrastare:

a) le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all'abuso di alcool;

b) le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilita' e determinano lo scadimento della qualita' urbana;

c) l'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili tali da favorire le situazioni indicate ai punti a) e b);

d) le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilita' o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;

e) i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l'accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalita' con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l'accesso ad essi.



Corte Cass. Civ. Sez. Un., 5 dicembre 1987, n. 9096

Come ormai più volte chiarito, con l’emissione del T.S.O. il soggetto cui il provvedimento si riferisce è da definirsi un disturbato psichico, ma comunque idoneo di per se a commettere azioni illecite o addirittura delittuosa. In ragione di tale circostanza gli organi di polizia addetti all’assistenza per il trasporto coatto, sono tenuti non solo a vigilare sull’ammalato al fine di prevenire condizioni di pericolo per se e per gli altri (attività di pubblica sicurezza), ma anche al fine di portare a conoscenza la competente Autorità Giudiziaria del verificarsi di alcune azioni di rilevanza sociale comunque poste in essere dall’ammalato

Se succede qualcosa, sapete a chi rivolgervi.
Spero di essere stato chiaro.
Un saluto Fafo