martedì 26 agosto 2014

Castione: Sant'Alessandro, uno di noi.

  



Cari amici e "compatrioti" castionesi.
Rieccoci.
Dopo quasi due mesi di ortodosso silenzio, ci ritroviamo qui per un breve commento sulla stagione che va concludendosi.
Non ho voluto scrivere a cavallo delle punte di stagione, in primis per non alimentare polemiche in un momento tutto sommato allegro, anche se sentendo varie esternazioni c’era tutto il diritto di farlo. Ma era il cuore dell’estate, e poi,  in secondo luogo , perché giorno dopo giorno non mi sembrava il caso di agitare un dito nella piaga di un periodo estivo, che non aveva tutta l’aria di sembrare tale. E lo dico anche per quel che riguarda me stesso.

Ice Bucket Challenge, secchiate d’acqua.
Per molti motivi l’estate 2014 rimarrà negli annali, come la peggiore di sempre. Altro che balle.
Come la peggiore estate degli ultimi venti anni: crisi e maltempo, infatti, hanno danneggiato pesantemente il turismo.
Secondo il Codacons, che parla di risultati “desolanti” fino alla prima quindicina di agosto, solo un italiano su due è andato in vacanza, con le presenze presso lidi e stabilimenti calate mediamente del 30% rispetto allo scorso anno. Il danno complessivo per il settore turistico a livello nazionale è stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro tra il mese di giugno e i primi 15 giorni di agosto, con ripercussioni pesanti per l'occupazione del comparto.
Per il pessimo tempo certo, banalità ormai che dà quasi  fastidio a nominarla, per  la grave crisi del consumo che ormai, 80 euro o non 80 euro, sta danneggiando, ed uso un eufemismo, l’intero settore produttivo nazionale.
A Roma è meglio che gli si aprano bene le orecchie.
 Il Governo, comunque, osservando i decreti attuativi, sembra si stia muovendo nell’ottica delle riforme , e questo come dato politico è certamente una cosa buona. Ma una certa immediatezza nell’approvazione di misure per il sostegno “al credito delle imprese” quanto al taglio della pressione fiscale, è sperabile che venga fatta in tempi brevi.

Come dicevo nel ben più approfondito post del 10 Luglio riguardante la  necessità di una pianificazione turistica professionale e d’obiettivo, senza mezzi termini, mettevo nero su bianco, che lunghi periodi come questi, se si vuole avere un futuro, senza piani B, non si dovranno  più ripetere.
Il software c’è , vedasi la volontà degli attori locali, ma manca l’hardware: le infrastrutture.

Dati e date
I dati di federalberghi sull’estate sono solo da leggere.
Il budget familiare delle vacanze rispetto al 2008 è stato tagliato del 25%, per una spesa media a persona pari a 665 euro mentre il 44% dei vacanzieri ha speso meno di 500 euro a persona.
Se si muovono è per un preciso calcolo monetario e d’interesse.
Questo è il dato.

Se piove, e non è di certo una colpa attribuibile ad alcuno ( anche se penso che  Pezzoli  non dirà mai più, immagino, che “dopo il brutto tempo arriva sempre il bel tempo”), non bisogna rimanere con le mani in mano.
E riguarda lo Stato quanto nel suo piccolo, il nostro Comune.
 Secondo Magda Antonioli, esperto di economia del turismo : "Anni di scelte rinviate, assenza di strategia, imprenditoria privata di piccole dimensioni lasciata a se stessa.  Una strategia senza un guida. Ma qui come nelle grandi piazze c'è quanto basta per dare i giusti indirizzi."
 E' solo una questione di volontà politica.
Sia al ivello Comunale quanto a livello nazionale.
Sant'alessandro in Colonna a Bergamo
Il ministro, o il sottosegretario, anche attraverso il coordinamento Stato-Regioni potrebbe benissimo farlo, basterebbe definire gli obiettivi e procedere. Stabilire delle linee guida. Guardi il caso dell'Expo 2015.
Basterebbero pochi punti fermi di indirizzo a tutte le Regioni, in un'ottica del fuori salone  (Expo deve pensare al proprio interno) e poi siano le Regioni a identificare cosa vogliono promuovere e con che ordine... Invece ognuno va per i fatti suoi, creando solo confusione.
Accrescere il contributo in termini di Pil. Con effetti indotti e senza difficoltà può passare da un 10,3% a un 15%. Il settore qui potrebbe portare a una maggiore occupazione per giovani e donne, che costituiscono il bacino più allarmante della disoccupazione, favorendo anche nuova imprenditoria.
Le infrastrutture sono decisive, va da sé. Come i trasporti, difesa dell'ambiente e  beni culturali. Tutto questo deve finalmente lavorare in sinergia per favorire il turismo.
Comprendo che il periodo non è dei migliori e le zone calde si allargano, ma a bocce speriamo presto ferme credo in un dialogo  a tutto tondo.
Per la parte imprenditoria, creare rete imprese, c'è già un decreto operativo,  farle crescere e supportarle è doveroso. Comprendo che sono termini retorici, ma costo del lavoro, fiscalità e accesso alle professioni  sono strumenti sempre utili. Altra cosa vergognosa, su cui intervenire, è la stagionalità ridotta di un turismo come il nostro basato su asset, questo è un aspetto davvero indegno per il nostro patrimonio.
E’inutile mettersi a cercare di distinguere chi dice la verità tra il Sindaco ( che potremmo già definire ex sindaco ) Pezzoli e il suo Consigliere, l’amico Giordano Sozzi, sui dati della stagione: uno che parla di percentuali di mancato indotto tra il  7ed il 15 % (vedasi intervista) e l’altro che paventa addirittura una “selezione nel settore”, in parole povere “chiudere” bottega a livello territoriale.
Ho apprezzato la sincerità di Giordano, davvero. Sa bene che è inutile mantenere questa impasse.
Sia a livello politico quanto imprenditoriale.
Nell'intervista qui a lato che possiamo ascoltare, il tono è quasi dimesso, a tratti drammatico, ma comunque realista.
Il contrario di quella del Sindaco.
Giordano è pessimista, forse troppo, ma centra il tema.
Ma come dicevo, non è più questione all’ordine del giorno discutere dell’amministrazione a sovranità limitata. Piove e non è colpa loro. Ci sono disfunzioni ed è colpa loro. Punto.
Si poteva investire nel centro sportivo  facendo la tribuna, e invece si è andati a spendere 260000 euro per  comprare un terreno di cui non c’era bisogno.
E questo, lo sanno benissimo.

Adesso è il momento di ragionarci, insieme. Forse, finalmente fuori dalla contrapposizione tra le parti.
E con urgenza.
Si discuterà su questi temi.
E pubblicamente, ancora una volta.
Lo si farà a Castione, finita la stagione, in un incontro aperto a tutti e con i temi ben definiti.
Porte e orecchie aperte.
Forze politiche locali e chiunque voglia.

Non è dalle grigliate in compagnia che verranno fuori i temi del futuro, ne tanto meno le liste.
I temi saranno solo e comunque quelli elencati e chiunque vorrà rapportarvisi dovrà fornire una risposta netta su di essi. A me su due piedi vengono da proporre questi:

·       Neve
·       Dalmine
·       Trasporti
·       Centro sportivo
·       Stato sociale
·       Expo2015

Lo si farà questa volta partendo da un dato di fatto sugli argomenti, in maniera più concreta di quanto già fatto a Marzo, e già ringrazio chi vorrà partecipare.
Non aggiungo altro perché sembrerebbe di scivolare nel gioco delle parti, del politichese e delle belle o brutte parole contro l’attuale “non amministrazione”.
Non è il caso perché la pioggia ha messo ko l’intero settore ricettivo del Nord Italia.
Ci rialzeremo.
Come Sant’Alessandro nostro patrono, un soldato della legione tebea, manterremo le posizioni,  con crescente fiducia vedremo la ripresa,anche per il nostro Paese.
A Sant’Alessandro patrono di Bergamo e di Castione tagliarono la testa non riuscendo a scalfire le sue convinzioni. A noi non taglieranno né la testa né la speranza.
E'necessaria la  fiducia, ancora una volta. E poi vedremo.

Buona festa del Patrono. Pioggia o non pioggia
Ci sentiamo
Fafo