Cari amici e "compatrioti" castionesi.
Rieccoci.
Dopo quasi due mesi di ortodosso
silenzio, ci ritroviamo qui per un breve commento sulla stagione che va concludendosi.
Non ho voluto scrivere a cavallo
delle punte di stagione, in primis per non alimentare polemiche in un momento
tutto sommato allegro, anche se sentendo varie esternazioni c’era tutto il
diritto di farlo. Ma era il cuore dell’estate, e poi, in secondo luogo , perché giorno dopo giorno
non mi sembrava il caso di agitare un dito nella piaga di un periodo estivo,
che non aveva tutta l’aria di sembrare tale. E lo dico anche per quel che
riguarda me stesso.
Ice Bucket Challenge, secchiate d’acqua.
Per molti motivi l’estate 2014
rimarrà negli annali, come la peggiore di sempre. Altro che balle.
Come la
peggiore estate degli ultimi venti anni: crisi e maltempo, infatti, hanno
danneggiato pesantemente il turismo.
Secondo il
Codacons, che parla di risultati “desolanti” fino alla prima quindicina di
agosto, solo un italiano su due è andato in vacanza, con le presenze presso
lidi e stabilimenti calate mediamente del 30%
rispetto allo scorso anno. Il danno complessivo per il settore turistico a
livello nazionale è stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro tra il mese di
giugno e i primi 15 giorni di agosto, con ripercussioni pesanti per
l'occupazione del comparto.
Per il pessimo tempo certo,
banalità ormai che dà quasi fastidio a
nominarla, per la grave crisi del
consumo che ormai, 80 euro o non 80 euro, sta danneggiando, ed uso un
eufemismo, l’intero settore produttivo nazionale.
A Roma è meglio che gli si aprano
bene le orecchie.
Il Governo, comunque, osservando i decreti attuativi,
sembra si stia muovendo nell’ottica delle riforme , e questo come dato politico
è certamente una cosa buona. Ma una certa immediatezza nell’approvazione di misure
per il sostegno “al credito delle
imprese” quanto al taglio della
pressione fiscale, è sperabile che venga fatta in tempi brevi.
Come dicevo nel ben più
approfondito post del 10 Luglio riguardante la
necessità di una pianificazione turistica professionale e d’obiettivo,
senza mezzi termini, mettevo nero su bianco, che lunghi periodi come questi, se
si vuole avere un futuro, senza piani B, non si dovranno più ripetere.
Il software c’è , vedasi la
volontà degli attori locali, ma manca l’hardware: le infrastrutture.
Dati e date
I dati di federalberghi
sull’estate sono solo da leggere.
Il budget familiare delle vacanze
rispetto al 2008 è stato tagliato del 25%, per una spesa media a persona pari a
665 euro mentre il 44% dei vacanzieri ha speso meno di 500 euro a persona.
Se si muovono è per un preciso calcolo monetario e d’interesse.
Questo è il dato.
Se piove, e non è di certo una
colpa attribuibile ad alcuno ( anche se penso che Pezzoli non dirà mai più, immagino, che “dopo il
brutto tempo arriva sempre il bel tempo”), non bisogna rimanere con le mani in
mano.
E riguarda lo Stato quanto nel
suo piccolo, il nostro Comune.
E' solo una questione di volontà politica.
Sia al ivello Comunale quanto a
livello nazionale.
Sant'alessandro in Colonna a Bergamo |
Basterebbero pochi punti fermi di
indirizzo a tutte le Regioni, in un'ottica del fuori salone (Expo deve pensare al proprio interno) e poi
siano le Regioni a identificare cosa
vogliono promuovere e con che ordine... Invece ognuno va per i fatti suoi,
creando solo confusione.
Accrescere il contributo in
termini di Pil. Con effetti indotti e senza difficoltà può passare da un 10,3% a un 15%. Il settore qui potrebbe portare a una maggiore occupazione per giovani
e donne, che costituiscono il bacino più allarmante della disoccupazione,
favorendo anche nuova imprenditoria.
Le infrastrutture sono decisive,
va da sé. Come i trasporti, difesa dell'ambiente e beni culturali. Tutto questo deve finalmente
lavorare in sinergia per favorire il turismo.
Comprendo che il periodo non è
dei migliori e le zone calde si allargano, ma a bocce speriamo presto ferme
credo in un dialogo a tutto tondo.
Per la parte imprenditoria,
creare rete imprese, c'è già un decreto
operativo, farle crescere e
supportarle è doveroso. Comprendo che sono termini retorici, ma costo del lavoro,
fiscalità e accesso alle professioni
sono strumenti sempre utili. Altra cosa vergognosa, su cui intervenire,
è la stagionalità ridotta di un turismo come il nostro basato su asset, questo è un aspetto davvero indegno per il nostro patrimonio.
E’inutile mettersi a cercare di
distinguere chi dice la verità tra il Sindaco ( che potremmo già definire ex
sindaco ) Pezzoli e il suo Consigliere, l’amico Giordano Sozzi, sui dati della
stagione: uno che parla di percentuali di mancato indotto tra il 7ed il 15 % (vedasi intervista) e l’altro che
paventa addirittura una “selezione nel settore”, in parole povere “chiudere”
bottega a livello territoriale.
Ho apprezzato la sincerità di
Giordano, davvero. Sa bene che è inutile mantenere questa impasse.
Sia a livello politico quanto
imprenditoriale.
Nell'intervista qui a lato che possiamo
ascoltare, il tono è quasi dimesso, a tratti drammatico, ma comunque realista.
Giordano è pessimista, forse
troppo, ma centra il tema.
Ma come dicevo, non è più
questione all’ordine del giorno discutere dell’amministrazione a sovranità
limitata. Piove e non è colpa loro. Ci
sono disfunzioni ed è colpa loro. Punto.
Si poteva investire nel centro
sportivo facendo la tribuna, e invece si
è andati a spendere 260000 euro per
comprare un terreno di cui non c’era bisogno.
E questo, lo sanno benissimo.
Adesso è il momento di
ragionarci, insieme. Forse, finalmente fuori dalla contrapposizione tra le
parti.
E con urgenza.
E con urgenza.
Si discuterà su questi temi.
E pubblicamente, ancora una
volta.
Lo si farà a Castione, finita la
stagione, in un incontro aperto a tutti e con i temi ben definiti.
Porte e orecchie aperte.
Forze politiche locali e chiunque
voglia.
Non è dalle grigliate in
compagnia che verranno fuori i temi del futuro, ne tanto meno le liste.
I temi saranno solo e comunque
quelli elencati e chiunque vorrà rapportarvisi dovrà fornire una risposta netta
su di essi. A me su due piedi vengono da proporre questi:
· Neve
· Dalmine
· Trasporti
· Centro
sportivo
· Stato
sociale
· Expo2015
Lo si farà questa volta partendo
da un dato di fatto sugli argomenti, in maniera più concreta di quanto già fatto
a Marzo, e già ringrazio chi vorrà partecipare.
Non aggiungo altro perché
sembrerebbe di scivolare nel gioco delle parti, del politichese e delle belle o
brutte parole contro l’attuale “non amministrazione”.
Non è il caso perché la pioggia
ha messo ko l’intero settore ricettivo del Nord Italia.
Ci rialzeremo.
Come Sant’Alessandro nostro patrono, un soldato della legione tebea,
manterremo le posizioni, con crescente fiducia vedremo la ripresa,anche per
il nostro Paese.
A Sant’Alessandro patrono di Bergamo e di Castione tagliarono la
testa non riuscendo a scalfire le sue convinzioni. A noi non taglieranno né la testa né la speranza.
E'necessaria la fiducia, ancora una
volta. E poi vedremo.
Buona
festa del Patrono. Pioggia o non pioggia
Ci sentiamo
Fafo