mercoledì 23 dicembre 2015

Castione: Capitan Mercatini e la Madonna dimenticata


Il sindaco del Mulino Bianco

Mercatini di Natale a Castione della Presolana finiti... 
Finiti con numeri da record, abbiamo abbondantemente superato le 40.000 presenze delle prime edizioni, ci avviciniamo ai 60.000 visitatori. 
Grazie a Turismo Presolana per l'enorme impegno e la professionalità nell'organizzazione. 
Il risultato è la più bella risposta all'invidia di cui si fanno interpreti anche alcuni organi di stampa che danno voce a pseudo esperti/interpreti della politica Castionese.
Grazie ancora, avanti così. 
La buona politica nell'unico interesse della Collettività paga sempre.

Mauro Pezzoli , Dicembre 2015


Viste le imprecisioni sugli organi di stampa in merito all'annullamento dei Mercatini di Natale a Castione della Presolana, penso sia utile precisare che l'evento previsto dalla Turismo Presolana aveva un costo preventivato complessivo di € 55.000 (noleggio + trasporto stand € 30.000; montaggio, smontaggio, sicurezza, organizzazione eventi € 25.000) coperto con sponsor per € 25.000 e partecipazione espositori € 30.000; avendo avuto adesione di 11 espositori la manifestazione avrebbe generato un passivo di € 19.000 oltre ad avere una scarsa visibilità turistica.

Mauro Pezzoli , Dicembre 2013

 


Il Creatore, a Castione, fa il vigile urbano.
Invidia dunque? 

Ne è passata di acqua sotto il non altissimo ponte di Castione,  dall’ultima volta che ho scritto.
Riprendiamo il filo del discorso sul nostro Comune, qui dal Blog, dove l’ultima volta, il grande Putin del video, prevedeva (azzeccandole) alcune situazioni che si sarebbero puntualmente verificate grazie alla perenne non -amministrazione comunale targata Pezzoli. 


Queste giornate di dicembre si portano via dei buoni week end, dove il prodotto turistico della Presolana  ha sostanzialmente reso per quello che è il suo valore, che se adeguatamente pubblicizzato fa il botto, appunto.

Ma stiamo con i piedi per terra però. Il fenomeno, o il miracolo, dei numeri è dettato da un preciso evento (quello dei Mercatini) che caratterizza la prima decade di dicembre dai primi anni 2000. 
L’ABC dell’intrattenimento turistico delle feste del panorama alpino, di cui Castione della Presolana è uno dei migliori esponenti (come ampiamente sostenuto nel 2013, e c'è un perchè).

In questo 2015 sono stati un successo di numeri di espositori (dato che il Comune non ha fatto pagare il suolo) e di visitatori. Successo dettato anche dal particolare fattore climatico (elemento valutabile da diversi punti di vista, e ci siamo capiti), clima,  che dovrà essere non più considerato ahinoi, come una variabile imprevista in futuro, e che va calcolata. Fatto sta che niente neve e buona pubblicità  in combinata hanno dato una botta di vita al comprensorio come era normale che fosse.
Un miracolo di sti tempi si può pensare.

Ma se mi permettete, ancora una volta, penso che  il miracolo, quello vero, lo ha fatto e lo fa chi (in termini strutturali)   mantiene  la neve operativa sulle piste. E non solo a Castione.

E su questo  ci torniamo.

Tornando al cazzeggio, era ovvio che questo via vai turistico di Dicembre fosse utilizzabile da qualcuno.
E tac, che dal mondo dei morti (politici), si rivede il sindaco Mauro Pezzoli.

Se nel 2013, (andate a rileggervi i fatti riportati qui nel blog) la colpa della mancata organizzazione dei mercatini era da attribuire ai commercianti e agli espositori, nel 2015 invece la sua realizzazione è tutto merito, e di chi se no, del sindaco.

Se non fosse così, come si spiegherebbero le sparate in prima persona sull'Eco di Bergamo e financo su Facebook?


All'epoca (2013) per il fatto di averli annullati, ci eravamo incazzati e non poco. Oggi è solo un dettaglio. Chi era rimasto semplicemente di sasso, per quella clamorosa debacle, oggi, come lo scorso anno può tirare un sospiro di sollievo, come a dire : l'hanno capita.

Perchè, e non mi stancherò mai di dirlo ( e sfido a dire il contrario) nel 2013 si potevano fare eccome, e lo ho ampiamente documentato.
Il problema è semplice: ogni quanto bisogna aspettare che ne imbrocchino una?

Ma non voglio cadere nella trappolina di mettermi a discutere di singoli appuntamenti d'intrattenimento, perchè sono le  mancate (gravi) scelte strutturali di questa sciagurata amministrazione il vero nodo dei prossimi anni per questo Comune.
Dei soldi che hanno buttato nel cesso per esempio. Tanto per essere francesi.

I mercatini di Natale del resto, bontà loro, c'erano con Angelo Migliorati, con Vanzan e persino con il vicesindaco Tiziano Tomasoni. 
Ci sono sempre stati. Anzi. 
Se mai proprio è proprio il "grande fautore" dei Mercatini 2015, che se li è lasciati sfuggire. 
Ma è solo un dettaglio ormai, come detto prima.

Ma sarebbe tempo perso.Vai a comunque spiegarglielo che al massimo, successo o sconfitta di un evento di intrattenimento, è e rimane materia dell’Assessorato al Turismo (ammesso che si sia ancora) e non,  di quella del sindaco che va' ricordato è il dominus del Governo Comunale. 

Il primo cittadino è quello che supervisiona l'opera degli assessori, e nei piccoli centri verifica, dove ha dubbi, che tutto proceda. Esattamente come quello della pubblicità del Mulino Bianco, che va a vedere i  nuovi biscotti di Antonio Banderas. 
Altro che interviste autocelebranti (ce ne fosse poi il motivo) di presunti successi personali.
E vorrei chiuderla qui.

Ma visto che ci siamo, se proprio,  un primo cittadino, quale titolare della sicurezza pubblica (art 1 del TULPS) e non solo di Mercatini di Natale,  dovrebbe spiegare perché, se in via Donizetti (guarda un po’) erano presenti ben tre vigili urbani nella domenica sera  dell' 8 dicembre, nel capoluogo di Castione, la Madonna dell’Immacolata e la sua processione di credenti,  vagavano, senza scorta per le vie del centro,  protetti…direttamente dal Creatore, che di fatto è stato il vigile urbano in servizio.
Processione dell'Immacolata, 8 dicembre

Sottigliezze? O forse la prova provata della totale assenza di polso? Sia mai.
Fortuna che è andata bene. E nessuno si è fatto male.

Che Pezzoli sia il peggiore sindaco della storia del Comune di Castione, è un dato di fatto anche per i richiedenti asilo di villa Jesus ormai, ma che non riuscisse nemmeno a tutelare una delle tre, e dico tre Sante Processioni del capoluogo, beh, supera la più grande fantasia, e su questo punto sarebbe il caso di aprire (l'ennesima ) parentesi.

Inutile discuterne. 
Potremmo prendercela con il resto della giunta, ma sarebbe ulteriore tempo perso.

Rimanendo in tema, sempre il Sindaco deve spiegare perchè, in qualità di primo ufficiale sanitario del territorio, venga permesso ad una struttura di scaricare a cielo aperto la propria mer...
E sto parlando dello scarico fognario di villa Iesus.

E'politica questa, non interviste natalizie.
Brutte parole vero? Amen ne facciamo ammenda.

Ma è uno scandalo, cari amici,  scherzi a parte.

Verso le elezioni, assemblee, puntualizzazioni.

Il 28 Novembre in fretta e furia, come consiglieri di opposizione abbiamo organizzato presso la sala civica dell'ex Donata di Castione, un incontro pubblico, esponendo il sunto di questi 5 anni di attività consiliare.

In particolare abbiamo sottolineato quanto il centro del capoluogo di Castione abbia subito i peggiori schiaffi dalle mancate scelte operate dall''amministrazione comunale, con conseguente declino derivato da numerosi fatti : la ben nota rovina della Ex Pineta con il taglio delle piante, l'assenza di   opere di riqualificazione del centro storico, l'idiozia del senso unico fine a se stesso in via Regalia, e la ciliegina della  celebre discarica all'entrata del paese costata pressapoco un milione di euro.

Ma ce ne sarebbero di cose da ricordare al personaggio.

Abbiamo poi parlato della gestione dei presunti profughi, dei ritardi nella formazione e nell'impiego degli stessi, e financo come detto, dello scarico a cielo aperto  della stessa villa Iesus in Val di Tede. All'uopo era stato convocato (richiesta dai sottoscritti) un incontro con la proprietà, il mitico Don Ottolini e la Cooperativa, in data 17 Dicembre alle...17.00.

Non sono potuto andare a causa di un impegno di lavoro fuori provincia, ma ho altrettanto fatto protocollare le domande che vedete qui a fianco. Ne chiederò il verbale.
Domande protocollate
Io metto giù il cappello a chi ha voglia di fare volontariato con i richiedenti asilo, anzi tra loro ci saranno stinchi di santo come di lazzaroni, Quello che mi interessa è la chiarezza politico/legale della vicenda. Io non aspetto che il Creatore supervisioni, penso abbia altro da fare.


Si potrebbe parlare del nulla assoluto riguardante la struttura Dalmine, della quale sta letteralmente venendo giù il tetto .
Potremmo parlare del buco nell'acqua sull'inutile mega progetto del c.d. polo scolastico bocciato dalla Regione Lombardia, quando sarebbe bastata  una mera  "messa a norma" dell'edificio 


O ancora, parlare  del disastro in seno all'Unione dei Comuni, che vanno verso la fusione e noi tiriamo a campare a forza di "convenzioni " semestrali con la stessa eche potete vedere a  lato. Prima tutti dentro, poi tutti fuori. Nel pieno stile pseudo-amministrativo che conosciamo.


O ancora, dato il periodo, sul fatto che proprio questa sciagurata amministrazione ha bocciato l'accordo sul sistema dei laghetti per l'acqua artificiale al Monte Pora a suo tempo previsto, e del quale oggi "magari" potremmo servirci.


No così tanto per dire al redivivo Pezzoli tanto soddisfatto dei Mercatini in parte a casa sua.


Ma che volete che sia.

Avremo modo di farglielo ben presente, comunque, sperando sempre che il Creatore ci assista, come nel giorno dell'Immacolata.

E adesso speriamo che nevichi davvero.

Un caro saluto e Buone feste sincere 

Fabio Ferrari
Fafo

martedì 21 aprile 2015

Castione: C'era una volta la Pineta




" ....si sta finalmente  adesso chiarendo quello che è il ruolo vero di una commissione tecnica consultiva..."

"...Voglio veramente ringraziare il lavoro svolto fino a qui e che si apprestano a fare nel futuro i commissari perchè è veramente un lavoro che ci permetterà poi di arrivare a delle soluzioni che risolvano i problemi per gli investimenti pubblici"

Sindaco Mauro Pezzoli Aprile 2012 
(a proposito della Commissione di esterni da lui nominata)

Cari amici ben trovati,
Uno dei vari mitici
slogan di qualche anno fa
Torniamo tra il sacro e il profano, in attesa del prossimo Consiglio comunale e del 25 Aprile, ad occuparci un po' del Comune ripescando quelle celebri esternazioni del buon Pezzoli di qualche anno fa e che oggi fanno scappare un sorriso malinconico. Un giorno vi prometto che realizzerò il "meglio di" di tutte le dichiarazioni , gli slogan, i progetti annunciati dell' attuale amministrazione comunale ormai tristemente (e grazie a Dio) sul viale del tramonto. Ma ora non è ancora il tempo per l'amarcord  e dunque  andiamo con ordine, perchè ancora, nonostante tutto, i nostri eroi sono ancora ben arzilli  e il rischio di ritrovarci senza risorse da investire tra un anno, è più che reale.

La stagione invernale è passata da un po' e con essa grazie agli sforzi di ognuno, abbiamo ottenuto buoni risultati nonostante il periodo è stato abbastanza concentrato (come per tutte le Alpi). Al contempo però una sequela di buoni fine settimana (nell'accoppiata sole-neve) hanno fatto tirare un bel sospiro di sollievo a parecchi esponenti del settore. Terminata la stagione bianca, a margine dei discorsi che abbiamo fatto sul comparto sciistico dal punto di vista amministrativo ( per i quali attualmente non vogliamo nemmeno pensare  all'ipotesi ventilata dell' IMU sugli impianti ) è giunta l'ora di prepararsi alla stagione estiva attrezzandoci di conseguenza. E questo lo sappiamo.

Sky line Castionese

Quest'anno a proposito, ed giusto sottolinearlo, il fronte della gestione/promozione turistica (Turismo Presolana) ha fatto un deciso passo avanti proponendo con largo anticipo parte del proprio programma con la diffusione del depliant sulle prossime iniziative d'intrattenimento con adeguata indicazione di tutti gli appuntamenti.

Dall'ultimo articolo è passato circa un mese, sufficiente però a fornire numerosi spunti di riflessione in ossequio ai vari avvenimenti di interesse istituzionale. Nelle settimane intercorse, abbiamo visto il clamoroso ( per fortuna) dietrofront della Regione Lombardia al finanziamento di una parte dell'importo (un quinto de totale) necessario all'allargamento delle scuole medie di Castione (grande idea 2015 ). Il buon Mauro infatti ripresosi dalla scoppola di dover fare a sua volta marcia indietro sul penoso progetto
Primate pensieroso
sul progetto di allargamento
(dopo le strombazzate sul fatto che fosse cosa fatta) adesso annuncia (o minaccia) di partecipare ad un secondo bando regionale pur di ottenere ancora qualche euro per fare questo benedetto ampliamento che reputa imprescindibile. 


Per il momento (dato anche il peso che riservo alle parole del nostro primo cittadino) non dobbiamo preoccuparci del rischio di incappare nell'annunciata partecipazione del nostro Comune ad un bizzarro " secondo fondo regionale" , e la speranza incrociando le dita, è che Palazzo Lombardia rispedisca al mittente  questa proposta (se la stessa non ci metterà almeno il 90 per cento del costo totale). 

Mi sono già espresso in merito al progetto e confido nella buona logica della Regione Lombardia di fronte a questo sperpero, che di fatto rischia di pregiudicare il patrimonio immobiliare comunale definitivamente ( come contribuenti avremmo pagato 1.700.000 euro a fronte di 2.100.000 di spesa totale). Sono curioso e staremo a vedere. 


Dicevamo che sono state settimane intense per quanto riguarda il fronte amministrativo, ed ho volutamente aspettato a scrivere per avere meglio il quadro della situazione e verificare come sempre numeri, fonti e dichiarazioni.

(mitica intervista del 2012 sulla commissione ...tecnica ...per lo "sviluppo strategico")

C'è stato il triste fatto della lettera pubblica scritta al commerciante Paolo Percassi da parte del Sindaco, al quale ho prontamente risposto sul quindicinale Araberara, sfatandone le parole rimarcando la solidarietà al commerciante e sulla quale non voglio nemmeno tornare. Inutile alimentare ulteriormente quella polemica anche in virtù del fatto che da quelle pagine lo stesso sindaco ha già preso abbastanza bottarelle,come il tragicomico "ben servito politico" proprio da uno dei Commissari Tecnici/Consultivi (che lo stesso sindaco ricordiamo, volle a suo tempo a tutti i costi. e che fece saltare di fatto la lista Vivipresolana).

In questo lasso di tempo però ci sono state anche belle manifestazioni come la celebre Giornata Ecologica che si svolge da molti anni e che ha visto ancora un bel numero di partecipanti volontari che si sono prodigati nella pulizia di valli vallette e aree pubbliche di Castione, con la presenza in particolare di associazioni quale Enduro Presolana, Cacciatori, Antincendio, Gruppo Alpini, Comitato Rusio  e volenterosi cittadini. A margine dell'evento è molto importante sottolineare l'impegno profuso in quel contesto da parte di queste associazioni, proprio in virtù del dibattito sugli spazi di cui necessitano nel fronte terriotoriale, e della doverosità di una gestione condivisa dello spazio alpino nel suo rispetto e nelle sue storiche funzioni. (Non entro ad esempio nel merito delle mancate scelte sull'Enduro nel territorio se no mi innervosisco ndr).

E lo ribadisco in virtù dell'approccio pragmatico alla questione ambientale.
Una visione giuridico/politica che purtroppo per noi è clamorosamente mancata in questi anni. E basta guardarsi in giro per capirlo.

A margine del pranzo seguito alla giornata ecologica  ho avuto modo di scambiare qualche opinione anche con il Vicesindaco, con il quale ho rapporti altrettanto cordiali e con il quale ho discusso velocemente di varie questioni vertenti appunto le vicende ambientali , non da ultimo del nuovo cantiere. E non sto parlando della tragica ubicazione della discarica in costruzione all'entrata del paese.

Stiamo parlando dell' ormai questione perenne del Parco Alpini di Castione. 
La fu Pineta Comunale.

Quello di cui parlo si può tranquillamente vedere passando da via S. Antonio in questi giorni e per il quale da più parti mi è stato chiesto di occuparmi.

Badate, quando ho sentito parlare di "riqualificazione del Parco" ovviamente ero fiducioso che avvenisse qualcosa di simile a quanto auspicabile anche solo dal "mitico" cartello posto nel 2012 nel parcheggio e mai realizzato ( il cartello fu prodigamente tolto tempo dopo). Ci si aspettava una piantumazione adeguata e un adeguato completamento della celebre Penzana (o tettoia che sia). 
Al contrario invece e i numerosi sopraluoghi effettuati ( anche in compagnia) me ne hanno dato conferma, il progetto ( che nella sua stima complessiva è di 120.000 euro) ha visto una sostanziale invasione del sito con un incredibile quanto inspiegabile attraversamento della parte superiore da lato a lato per conto di un'autentica... strada.
Leggendo il Cartello di Cantiere mi sono precipitato a chiedere lumi al progettista, che tra le altre cose è pure un celebre nome della paesaggistica a quanto mi hanno detto fonti autorevoli, e alla domanda secca sui criteri di individuazione del tracciato, mi ha rimandato doverosamente alla determina 453/2014 con i quali l'amministrazione (e chi se no) indicava le specifiche richieste. 

Sappiamo bene che era doveroso ripristinare il Parco dopo il taglio micidiale del Marzo 2012.
La ripiantumazione fallita
E infatti non contesto il lavoro di sistemazione del campo da pallavolo, i barbecue, o il rifacimento del percorso sotto il Centro Sportivo (alt ricordo sempre che il tutto costa 120.000 euro) ma per l'appunto mi concentro sul Parco
Tracciato in allestimento

Mi concentro sul fatto che sia stato messo a disposizione di una pista ciclopedonale e non viceversa.
E qui non c'entrano progettisti, uffici e lavoratori vari.
C'entra chi amministra.
E che come già visto in altre occasioni, l'amministrazione non abbia mosso un dito per cambiare il progetto o che alla peggio lo abbia volutamente pensato così.
Non si può che  strabuzzare gli occhi e osservare da vicino quanto la  " riqualificazione" stia compiendo: un solco lungo tutto il perimetro occidentale dell'area che di fatto ha spazzato via IL CAMPO DA BASKET, la camminata di SOVRAPIANO, lo SCIVOLO SETTENTRIONALE, e non da ultimo il TRONCO CENTRALE del prato.

ma perchè?

A mio ( e non solo ) avviso  la Pista ciclopedonale ( che sulla carta dovrebbe essere un tratto non invasivo del sedime e del paesaggio) anzichè  tagliare il parco Alpini in due all'altezza della c.d. teleferica  per poi proseguire sulla tre quarti  a ridosso del campo da Beach Volley, poteva  proseguire a monte del campetto e rientrare verso il vecchio tracciato (pre-penzana) oppure con un'adeguata messa in sicurezza, passare direttamente sul ponte in valle sotto l'ex bar Marika. E per carità sono solo opinioni.


O ancora, adeguarsi al livello della Penzana (o tettoia) e riprendere quello che ai suoi tempi era il tracciato di collegamento con il Centro Sportivo, perchè una ciclopedonabile non è la Parigi-Rubaix se non mi sbaglio.
Si può anche andare piano. O ancora più semplicemente se proprio prevedere un ponticello di attraversamento.


Svolta della Teleferica
Perchè al netto della deviazione,  questa ipotesi (quella di andare piano) ,è data implicitamente per scontata dall'amministrazione,o altrimenti delle due è l'una:

  • o il tracciato a metà del prato viene staccionato e allora come a Berlino il Parco sarà tagliato a metà "de facto".
  • Oppure cosa più probabile, la strada rimane libera , e allora già mi immagino ( e non ce ne vuole di immaginazione) i primi scontri tra i bambini (o adulti) e le biciclette in transito.
Come già detto , C'era una volta il Parco Alpini.
Possibili percorsi alternativi

Capre perplesse
Le opere e le spese, perchè di questo si tratta, andrebbero pensate e calibrate con un filo di responsabilità da parte di chi amministra politicamente e questa ormai è storia.
E a farne le spese purtroppo è solo il capoluogo di Castione.

Non avanzo queste opinioni  per partito preso, sarebbe troppo facile cari amici.
Tutti vogliamo investimenti fatti come Dio comanda.

Vorrei riparlare di tutte queste cose, in un'assemblea aperta a metà maggio e proporrò la cosa.
Così, tanto per smuovere le acque.
Nessuna porta chiusa, altro che balle.
Il Comune ha bisogno di una scossa sotto ogni profilo, tanto in teoria ( i numeri) quanto nei fatti ( i cantieri).

Ne avremo parecchio da lavorare in futuro.

Grazie per la pazienza di aver letto fino a qui buon 25 Aprile a tutti  .

Un saluto 
Fabio, Fafo Ferrari

martedì 3 marzo 2015

Castione, Scuole: la solita presa per il Polo


Politica vuol dire realizzare. Ma non sprecare, politica significa fare le cose che servono e che servono il bene di chi le paga: il popolo.
Alcide De Gasperi


Romanzo comunale : altri soldi (pubblici) buttati?
Cari amici ben trovati.

Ho lasciato volutamente  passare un po’ di tempo prima di rimettermi a scrivere, lasciando al Sindaco pro tempore, il buon Mauro Pezzoli, la possibilità di strombazzare un po’ alla sua maniera, la notizia delle notizie, ossia il  finanziamento da parte della Regione per edificare (?) l’attesissimo Polo Scolastico presso l'attuale edificio delle scuole medie.

Abbiamo perfidamente lasciato campare l’ipotesi per qualche giorno, alimentando l'idea che questa volta l’amministrazione ce l’avesse fatta, che per una volta avessero ragione loro. 

Che fosse la "volta buona" .

Che la Regione  avesse approvato senza se e senza ma l’opera in questione.

Che il cosiddetto “polo scolastico” fosse finalmente, oltre ogni ragionevole dubbio, una realtà.

Che ormai tutto fosse pronto bello che pagato, e come per la pizza, in pronta consegna.

E quindi giù dichiarazioni tronfie, interviste carosello e calici di prosecco verso l'alto.

Sembrava davvero che questa volta ce l’avesse fatta il nostro Mauro a fregare tutti. Opposizioni interne ed esterne, avversari più o meno dichiarati, scettici, agnostici e umanità varia.

Cosa, meglio di un'opera in grande stile, per tornare in sella all’amministrazione, delimitando di fatto chi voleva scalzarlo dalla ricandidatura per poi magari vedersi plebiscitariamente rieletto. Un sogno per un sindaco, che praticamente da quattro anni inseguiva il sogno di realizzare almeno una cosa per sta benedetta Castione della Presolana.
E questa volta, cascasse il mondo questa cosa ce l’aveva, e l’aveva ottenuta con un finanziamento regionale.
E tutti i gli avversari, potevano solo rosicare, tiè!

Il problema, però come sempre con l'attuale sindaco, dal sogno ci siamo risvegliati subito.
Giusto il tempo di leggere le carte. 

Ma quale finanziamento?
A detta del primo cittadino, la Regione Lombardia ci avrebbe sostenuti direttamente per la cifra di 1.200.000 euro, al fine di contribuire alla realizzazione del progetto finale del suddetto Polo  integrando di fatto la quantificazione complessiva  di 2.180.000 euro.

A leggerla in quei termini sembrava che il finanziamento cascasse a metà: una parte finanziata dal Pirellone, e un’altra coperta con la vendita dell’edificio delle scuole elementari di Bratto.

Quattro miliardi e passa per allargare l'edificio delle attuali scuole. Un milioncino a testa tra gli Enti, e che sarà mai.

Fonte del finanziamento comunale sarebbe stata incamerata come detto, dalla quota ricavata dalla vendita delle celeberrime scuole di Bratto, ultimo edificio di caratura istituzionale esistente nella lande della frazione, che ha visto una valutazione approssimativa di circa 1.000.000 di euro.

Sembrava dunque a detta del buon Mauro, che con la mera alienazione delle scuole (elemento già contestato a suo tempo sul piano dell’opportunità pratica, anche solo e diciamolo per le ricadute  economiche sul tessuto di quell'area) il Comune si sarebbe ritrovato in saccoccia le risorse necessarie al fine di coprire l'intero costo d'opera. 

Purtroppo però, fin da subito, (e credetemi che ne sarei stato felice per il Comune) di finanziamenti concreti dalle casse regionali, che coprissero l'opera nella sua interezza, non ve ne'era neanche l'ombra .
Dimensione del vero contributo della Regione

E per un semplice motivo.

Carte alla mano è apparso chiaro, e lo vedete chiaramente dal grafico posto originale a fianco,  il fondo che la Regione concede a mò di regalo ai Comuni interessati dal piano  è solo una parte, e nel nostro caso appunto di 480.000 euro, un quinto secco dei due milioni preventivati.


E gli altri 721.000 mancanti ? Questa cifra che insieme ai 480.000 a fondo perduto, avrebbero dovuto costituire il "finanziamento " tanto declamato dal buon Mauro, altro non è che un semplice, oneroso, mutuo, che la Regione ci concede e che dovremo come Comune, volenti o nolenti onorare nei prossimi anni.
Sperando sempre di vendere per un milione, l'edificio delle scuole "pubbliche " di Bratto.

Altro che contributo regionale.

Il maldestro tentativo di rivendere come un successo politico il sostegno regionale di un quinto dell’importo necessario alla realizzazione dell’opera, dimostra se ancora ce n’era bisogno, il grave stato comatoso in cui versa l’amministrazione comunale che sta finalmente per levare le ancore.

E non tanto sul merito della vicenda, poiché dell’eventualità di un'unica struttura scolastica per il Comune, si parla da almeno quarant'anni, discorso culminato alla fine degli anni 90’ con il progetto dell’architetto Tomasi, che prevedeva un collegamento tra i due edifici (elementari e scuole medie) e una localizzazione della palestra di nuova fattura in cima a via de Amicis. Allora come oggi, credo che siano stati i dubbi a far frenare il progetto. Da una parte i numeri scolastici, dall'altra l’importo complessivo devono aver  fatto pensare : ma ne vale davvero la pena?

Su questo tema potremmo aprire un dibattito infinito, ma a noi quello che importa è il dato numerico sul quale si cerca di far leva, cercando di comprendere la necessità di procedere a quel mero allargamento, poiché altro non è, dell’edificio delle attuali scuole medie.Il tutto ricordiamolo, per più di tre miliardi di vecchie lire, tutte da sborsare noialtri.
L'annuncio del sindaco e la reazione sorpresa
di Peppa

Davvero possiamo permetterci di investire 1.700.000 euro di risorse comunali presi direttamente dalla proprietà pubblica (per quanto ancora incerta sia la vendita delle scuole brattesi, sul quale torneremo) nell'allargamento di un edificio come le attuali scuole?

Il discorso è semplice, nessuno mette in discussione la bontà e la necessità di procedere ad investimenti, anzi. Tanto meno discutere di migliorare l'offerta dei servizi pubblici i quali comprendono le scuole.Il centro della questione semmai si concentra sulla natura dei progetti e sul fatto che questi, una volta finanziati con capitale proprio da parte del Comune, saranno oneri che dovremo supportare in futuro.

Le risorse che Pezzoli sta usando, da una parte vengono dai celebri piani integrati e dall’altra parte invece sono per diretta discendenza dalla vendita del patrimonio pubblico.

Si, quel patrimonio che una volta andato è andato.

Per farla breve stanno chiudendo il ciclo amministrativo senza nessun finanziamento esterno,  utilizzando il patrimonio disponibile, che una volta finito, come capirete, sarà finito.
Come vendere la casa per comprarsi la fuori serie.

Un ragionamento spericolato, ma ragionevole sul piano formale, da parte di chi, non avendo realizzato un bel tubo in quattro anni, e sapendo perfettamente che non avrà un secondo mandato, si mette a vendere l’argenteria di famiglia senza neanche chiedere.
E c’è un preciso motivo se dico questo.
Sfogliando la stampa locale si legge che persino il nuovissimo asilo di Dorga è prossimo alla chiusura per evidenti dissesti che lo stesso immobile ha contribuito a creare. E quando ci sono i dissesti? Semplice, quando i beni non vengono utilizzati. E perché non vengono utilizzati? Semplice, perché non c’è richiesta, o è un bene sovradimensionato rispetto alle reali esigenze operative. E a questo punto dopo sette anni il Parroco è costretto a chiudere quell’asilo facendo capire che forse, quando fu realizzato  non era il caso di metterlo in piedi. E di certo non è una scelta facile per Don Stefano che è persona razionale, ma obbligata dal punto di vista economico.

Ma in quel caso  sono problemi  della parrocchia qualcuno potrebbe obiettare,  ma il ragionamento è lo stesso che riguarda l'eventuale allargamento delle scuole medie.

Se ci sono spazi pubblici o semi pubblici inutilizzati nel territorio di Castione della Presolana, perché tra i vari motivi avanzati alla necessità di questo investimento c’è appunto la volontà di offrire ulteriori nuovi spazi come dichiarato dal sindaco?

O peggio, perché nonostante l’evidente decrescita del tasso di natalità, si vuole ampliare una struttura che in proiezione 2015-2030, basta e avanza a contenerne gli alunni (al netto dell'adeguamento energetico- strutturale)?

Sul punto io non ci vedo altro che un pizzico di megalomania, o un bizzarro  tentativo di fare vedere qualcosa di materiale in vista della chiusura del mandatospendendo però, a differenza della Parrocchia,  i soldi dei cittadini. Perché lo ripeto, se la cosa passa in cassa, sommando anche la tragedia (economica) della discarica in Agro, questa operazione non lascerà più una risorsa disponibile a chi vorrà amministrare il Comune. E qui viene il punto ancora più importante.

Comune, svegliati.
Avevo riportato nell’articolo precedente, dell’uscita pubblica di uno dei più importanti soggetti privati del territorio, l’azionista Angelo Radici, che sull’Eco di Bergamo esortava gli enti pubblici (Comune, Provincia e Regione) a sostenere il comprensorio sciistico, sciogliendo la matassa burocratico-amministrativa di tutti gli impedimenti che rallentano gli investimenti privati. Era chiaro che il discorso di Radici si rivolgeva, tra le altre cose,  anche ai clamorosi ritardi sviluppati dagli enti nella definizione del nostro parco di acqua artificiale, volgarmente chiamata " questione dei laghetti". Era chiaro che la faccenda non poteva morire li sul giornale, e Regione Lombardia con un comunicato stampa pochi giorni dopo chiariva la sua posizione in merito.

Per voce del sottosegretario Ugo Parolo, la Regione metteva nero su bianco che per quanto di sua competenza, la questione era definita e che anzi, la palla era già da tempo nelle mani di chi indovinate un po’deve da quattro anni regolarizzare il tutto : il Comune. 

Parolo nel comunicato sottolineava che :
“ Regione Lombardia si è impegnata da subito a verificare la fattibilità di procedere all’attuazione di un lotto stralcio del progetto complessivo, consistente in due invasi artificiali per innevamento. A tal proposito gli uffici hanno trasmesso una lettera al Comune di Castione della Presolana (capofila dell’adp) ed ai privati aderenti l’accordo, nella quale si evidenzia che in base alle informazioni in possesso di Regione, qualora le opere si configurassero come effettivo adeguamento funzionale di impianti esistenti, i previsti bacini di innevamento potranno essere autorizzati direttamente dal Comune e realizzati previa acquisizione da parte dell’Operatore delle necessarie autorizzazioni e pareri previsti.”

In sostanza una variazione al PGT e la cosa è fatta.
E mi auguro arrivi. Ma forse il nostro Mauro e soci , hanno altro da fare, come ( scusatemi l'eufemismo) buttare nel cesso tre miliardi per un allargamento di un edificio che rimarrà mezzo vuoto e che produrrà probabilmente perdite come accaduto all'asilo di Dorga.

Articolo sulla mozione unanime delle opposizioni
E’chiaro che non si può affrontare la questione castionese del demanio sciabile senza considerare il reticolo relazionale nel quale essa si sviluppa. E sopratutto considerare di non sperperare le risorse disponibili per progetti, come quello in questione,  assolutamente evitabili.
Data la questione, con gli altri consiglieri comunali abbiamo espresso una posizione condivisa.


Romanzo Elettorale

Sui numeri scorsi del quindicinale Araberara ho letto un articolo riguardante lo scenario che si sta prefigurando verso le  elezioni del prossimo anno. Devo dire che un certo stupore l' ho sentito quando ho letto che tra i vari pretendenti a sostituire il decaduto Mauro all'interno di quella ristretta area , ci sta pure il commissario "tecnico consultivo" Romolo Ferrario che a quanto leggo vorrebbe ancora tentare di fare  il sindaco di Castione.
Ferrario è un imprenditore che investe nel territorio insieme a molti altri e su questo niente da dire. Quello che non mi  torna però,  è il perchè ci tenga (fino a smentita pubblica ) a rivestire il ruolo di Sindaco del Comune, dato che al netto delle vicende narrate dal blog , in fondo con tutto l'ampio margine di manovra ricevuto dalla giunta Pezzoli con la nomina a Consigliere strategico senza vincoli di mandato, di fatto l'amministratore l’ha già fatto in questi quattro anni, e lasciatemelo dire, con risultati che reputo più che discutibili.

Nel 2001 Romolo ci aveva già provato a fare il primo cittadino di Castione con una sua lista, ma purtroppo arrivò ultimo su quattro compagini allora presentate.
Non so quanto gliene venga a sostituire il buon Mauro in quel che resta di quello schieramento.

Chissà che magari questa volta...
Comunque in bocca al lupo, ci mancherebbe.

Nel frattempo noi voliamo bassi dato che non siamo ne strategici ne consultivi  senza promettere la Luna,  continuando  a ragionare su cosette semplici tipo i laghetti per la neve artificiale.
Così tanto per dire.

Alla prossima,

Fabio, Fafo,  Ferrari.

martedì 10 febbraio 2015

Castione: Romanzo Comunale (parte prima)




" A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina"
C. Jules Mazarin (erronamente attribuita ad Andreotti)

" Perchè insegna il filosofo, non sono le parole esistenti, ma le infinite possibilità combinatorie che il gioco linguistico permette a ciascuno di noi, in qualsiasi momento."

F. Cundari

Ah beh se  tol dighet te.
Cari amici, spronato ad intervenire più frequentemente sul blog ed evitare  eccessivi accorpamenti di questioni da trattare, riprendo un attimo il filo del discorso di quanto accennato tre settimane fa, per poi proseguire con altri fatti più o meno rilevanti (per il Comune) che si sono verificati nel tempo. Come sempre nessun processo alle intenzioni, ma come al solito analisi dei fatti osservati da un altro punto di vista, una narrazione fatta per gradi, che assume i caratteri di un nostrano, bizzaro a tratti,  Romanzo Comunale.

Accadono cose nel mondo fuori dal paese. Rischia di iniziare una guerra in Ucraina e a questa si aggiunge anche la drammatica notizia dell'inizio del festival da San Remo:-). A livello politico nazionale abbiamo visto l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la rottura del c.d Patto del Nazareno e il solito giro di vite intorno alle alleanze politiche. Nel merito il fronte Democratico sembra tenere e il centrodestra sembra a sua volta di nuovo orientato verso la compattazione intorno a Berlusconi o quanto meno alla sua leadership. E’interessante osservare il variopinto scenario romano anche per cogliere le sfumature che inesorabilmente ricadranno nel contesto locale. E per l'appunto, veniamo a noi.

Normalmente preferisco trattare argomenti nuovi riguardanti il territorio, ma questa volta per cominciare questo articolo, mi prendo una licenza, tornando velocemente sulla vicenda Biblioteca Comunale, giusto per fare chiarezza in virtù di alcune considerazioni rilasciate al pubblico dal buon Mauro Pezzoli, ormai sindaco pro tempore del Comune di Castione. 

Il primo cittadino, quale portavoce dell’amministrazione, sulla vicenda  è cascato come previsto nell’amo che gli avevo tirato tre settimane fa. Il Sindaco infatti ha pensato bene di provare a replicare alle varie perplessità emerse sul quindicinale Araberara, e a ruota sull'emittente locale Antenna 2, rimarcando la stringente necessità di dover "esternalizzare “ il servizio bibliotecario.
Ovviamene conoscendolo, lo aspettavamo al varco.


Impulso alla Cultura ? Il Facebook Comunale!
Sappiamo che il tema che ci interessa verte in realtà sull’annunciata “riorganizzazione dell’apparato comunale” in virtù di mai chiarite “analisi delle procedure”, che ha però riguardato solo un ambito(quello sociale/bibliotecario), dove il funzionario preposto è stato trasferito in municipio in compagnia dell’ impiegata (trasferita anch’essa agli uffici comunali). A questo incremento della squadra del team municipale è seguita l'assegnazione a soggetto esterno del servizio (19.300 euro annui) per  ricoprire quanto facevano i primi due.


Politicamente da molto tempo ormai, reputo rispondere a Pezzoli solo tempo perso ma dato il fatto che ha scelto la via giornalistica per esternare, è utile comunque confutare tali dichiarazioni. Prima di entrare nel merito, come dicevamo, osserviamo da vicino le affermazioni fornite dal nostro primo cittadino al quindicinale Araberara dove lo stesso ha caricato subito l’asse di bastoni :

“ I cambiamenti del servizio biblioteca saranno in positivo – vengono garantiti gli standard di servizio all’utenza e, come previsto dal bando, la Cooperativa proporrà nuove attività legate alla promozione di lettura con bambini (attività già presente che verrà potenziata) e lo sviluppo forte delle nuove tecnologie e social network. La scelta di esternalizzare è un’azione volta al miglioramento del servizio

Pezzoli evita ben bene il principale argomento che noi contestavamo (la mancata riorganizzazione dell'intera macchina comunale da loro stessi annunciata nella delibera 123 del novembre 2014) e decide di indicare proprio nella trasformazione bibliotecaria il vero (ennesimo ) fiore all'occhiello della manovra, parlando appunto di “cambiamenti in positivo” , garantendo   ” gli stessi standard” “ e l'ineffabile “ sviluppo forte ” di non precise attività in seguito alla suddetta trasformazione.
Ipotetica sede del nuovo Facebook Comunale
Che siano termini talmente generici da far impallidire l'osservatore accorto è palese e quindi non ci soffermiamo nemmeno, ma è’ chiaro che se uno fa un investimento prevede un miglioramento, e pertanto è strano che ci si preoccupi di garantire gli “stessi standard” , altrimenti che investimento sarebbe? Sappiamo infatti che nemmeno sul monte orario ci saranno novità e che in soldoni a parità dello stesso servizio il Comune  spenderà più o meno  20000 euro in più all’anno. 

Comunque scopriamo al di là dell'evidente differenza con la delibera  tra i vari motivi addotti dal primo cittadino sul perchè si è deciso di affidare a ditta esterna ( o cooperativa che sia) la gestione della biblioteca pubblica, c'è nientemeno che la volontà di diffondere  un sapiente uso (non del Computer che avrebbe anche un suo senso) ma bensì dei celebri "social network" , tipo facebook. Ebbene dunque, la vera novità è proprio questa, la Biblioteca al fine di fornire nuovo "impulso" alla propria offerta "culturale" (che presumiamo essere stata non ritenuta adeguata dall’amministrazione) si concentrerà proprio sull’uso dei celebri siti di cazzeggio.

Possiamo immaginare anche i vari temi  del corso di facebook pagato dal Comune: tipo non mettere troppi "mi piace" per rimorchiare, oppure non condividere continuamente frasi banali o citazioni d'autore che cozzano con l'immagine del profilo da attrice Osè, oppure che so, non esagerare con le lamentele, non esagerare con le foto del proprio cagnolino e sopratutto non importunare a destra e a manca con inviti ai giochi tipo Candy Crush o altro. Il corso per facebook inventato dall'amministrazione potrebbe avere anche un suo senso!

Tornando seri, come su altri temi di allarme socio-comportamentale (come l’abuso di alcool etc.) penso che la pretesa dell’ente pubblico di educare non meglio specificati "giovani" ad un buon uso di internet senza che questi spiino qualche tetta, le scommesse o i download illegali è tanto innocente e a tratti bacchettona che fa persino sorridere sul piano puramente amministrativo. Su questo tipo di iniziative che non hanno mai portato a nulla, persino lo scrittore alpino Mauro Corona ci ha scritto sopra pure un dissacrante libro, che forse i cosiddetti amministratori  dovrebbero leggere prima di affrontare argomenti così seri con tanta superficialità.

Ma in fondo non è questo il punto, se dare peso o meno all'insegnamento di facebook,  perché a noi interessa capire il perché si sia riformata la biblioteca (spostando, e di fatto aggiungendo un funzionario alla macchina comunale) e non, come espresso dai documenti l'assetto degli uffici del Comune. Il Sindaco a proposito rimarca l'ineguagliabile effetto che tale spostamento di funzionario sortirà:

“Verranno migliorati altri servizi in termini di trasparenza e siti internet. Sulla base delle nuove attività che le amministrazioni devono soddisfare, negli uffici comunali serve più personale per questi compiti di trasparenza e pubblicità”

La delibera 123 che ha dato il via
alla questione.
Ovviamente, figurarsi se non veniva citato a caso il valore più disatteso da questa amministrazione : la trasparenza. Le domande su questa seconda affermazione si sprecano. Cosa e quali siano i servizi che esternalizzando la gestione della biblioteca diventano più “trasparenti” rimane un mistero esattamente negli stessi termini su quali siano le “attività che le amministrazioni devono soddisfare". Quali siano poi le norme che impongono un processo di trasparenza amministrativa legate all’aumento del personale dell’ente è fisiologicamente un altro enigma. Esattamente ancora quanto sia stupefacente  dichiarare che : “negli uffici comunali serve più personale “, in virtù di una spesa corrente complessiva di 2.330.000 euro annui (consolidato di Castione del 2012), che comprende il monte stipendi dei dipendenti.
Per concludere la sequela di esternazioni, il Sindaco dopo aver palesato la necessità di insegnare a usare facebook e che il personale in municipio è scarso di numero, ci lascia con la più ovvia delle stoccata ai noi oppositori.

“ Non replico alle critiche parlano senza documentarsi. La situazione è proprio il contrario . Si tratta di critiche assolutamente infondate.

Il cartello (tolto) al parco Alpini
Con questa affermazione Pezzoli prova ad includere anche il sottoscritto nel calderone, e la cosa mi fa scappare un sorriso, non tanto per il fatto in sé (i documenti sulla questione li avevo addirittura allegati in parte nel precedente intervento), ma quanto per l’innocente spavalderia, figlia del (più che giustificato) nervosismo di chi che per motivare scelte come l’ultima, si arrampica in iperboli, che non vogliono dire nulla, finendo per prendersela con chi, carte alla mano, non chiede nient'altro che chiarezza sulle scelte tanto onerose quanto illogiche che il comune da quattro anni ha dovuto subire. Ma tant'è.

In fondo peccato per il buon Mauro, i documenti comunali sono pubblici e sempre disponibili su questo blog. E se proprio volesse aprire un dibattito con il sottoscritto prima di prendere commiato da piazza Roma, basta chiedere, andiamo in tv o dove vuole. Alla fine carta canta, proprio come testimoniato al Parco Alpini dal famoso cartello, in cui niente meno, l’amministrazione annunciava di “riqualificare”.

Per concludere, come già precedentemente espresso sul tema discarica in via Agro, anche su questo argomento non intendo intestardirmi sulla scelta in sè (che resta nei poteri dell'amministrazione) ma ancora una volta sull'opportunità e sulla non economicità dell'operazione, nei fatti assurda e senza logica di continuità sotto il profilo amministrativo. Spostare un funzionario è buona cosa se fatto nell'arco di un progetto strutturale che investe il Comune e il suo rapporto con gli enti pubblici  e privati del territorio, e non di sicuro come raccontato dal Pezzoli perchè "vuole dare impulso alla cultura " stimolando "facebook" per quaranta milioni di lire (di risorse pubbliche), in più ogni anno.
Non sono tanti soldi, ma dato che non cambia nulla, forse se proprio, era meglio spenderli  per mettere quattro giochi in più al parco, che di sicuro avrebbero fatto felici i bimbi più dei "social-network".

In ultima analisi tutto questo discorso, dati alla mano, lo si  può fare rientrare tranquillamente nell'alveo della cattiva amministrazione a cui ci hanno abituato .

Presolana - Monte Pora, Angelo Radici, e la necessità di darsi una mossa.
Mi sono già espresso sull'ineluttabile necessità di supportare il comprensorio guardando con particolare attenzione all'aggiornamento delle infrastrutture legate alla Montagna sia nel contesto invernale quanto in quello estivo. E ovviamente mi sono basato sugli studi già effettuati in passato da professionisti (come la vituperata Irealp del buon vecchio Fabrizio) o gli aggiornamenti proposti dai vari attori privati. Nel tempo come sapete attraverso questo blog,  ho trovato sbagliate per non dire di peggio, le varie trovate dell'amministrazione nel forzare la mano prima di avere il gatto nel sacco. Si sono create artificialmente grosse frizioni aumentando unilateralmente il capitale della società Monti del Sole, in considerazione della bocciatura dei vari piani di realizzazione dei bacini d'acqua precedentemente annunciati. Hanno detto che mancavano autorizzazioni e su questo i miei dubbi permangono, poiché senza processi di parte, immagino che l’iter burocratico avesse a suo tempo seguito il suo corso, e questo volenti o nolenti è rimasto un mistero mai del tutto chiarito.

Come mi ha ricordato in uno dei nostri incontri il neo- segretario della Lega Nord castionese e quindi molto vicino (per ragioni di partito) con i piani alti della Regione Lombardia , il bacino artificiale in questione è oggi oggetto dellaccordo di programma riguardante la nostra area siglato lo scorso anno. A parte l'entusiasmo di partito per le (comunque importanti) attenzioni regionali al nostro territorio, un accordo di programma resta inchiostro su carta finchè, in termini volgari "non si vedono le ruspe al lavoro"; al sottoscritto e al territorio interessa sapere proprio quando questo accordo diventerà pienamente operativo e che in sostanza si possano  vedere i lavori  in corso.
In soldoni tale accordo rimane lettera giuridica di indirizzo soggiacente a mille problematiche   che i governanti devono doverosamente sbrogliare.
Proprio sulla necessità che ci sia dia una mossa su questo fronte è recentemente intervenuto uno dei principali protagonisti del comparto privato del territorio, l’imprenditore Angelo Radici,
estratto dell'intervento di Radici sull'Eco di Bergamo
che con una lucida analisi, ha rilasciato all'Eco di Bergamo un'importante intervista,che io leggo anche come un invito a darsi da fare "concretamente " sul piano burocratico.

Radici ha testualmente dichiarato che " Gli stakeholder istituzionali, dai Comuni alla Provincia sino alla Regione, sono per noi fondamentali. Il loro aiuto è importantissimo, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti burocratici, aspetti che condizionano fortemente il comprensorio e il suo futuro e che sarebbe importante potessero essere snelliti, semplificati. Sono ormai anni che, per esempio, chiediamo l’autorizzazione per l’implementazione di due bacini di acqua per poter garantire l’innevamento di tutte quante le piste del comprensorio, ma i permessi non si sbloccano. Siamo preoccupati perché, se questi bacini non saranno a regime entro pochissimi mesi, non potremo garantire l’apertura della stazione per la stagione 2015-2016. Vorremmo inoltre riuscire a coinvolgere in questa nostra sfida, quegli imprenditori bergamaschi che capiscono l’importanza di continuare a tenere viva una società che dà lavoro a molte persone e che crea un indotto importante, al di là della stazione sciistica in sé. Imprenditori con cuore, concreti, determinati e legati al loro territorio. Sono convinto che l’unione di più risorse umane e finanziarie possa rendere questa impresa sul territorio e per il territorio, una sfida possibile e vincente.”

Radici, ovviamente dosa bene le parole, ma centra senza dubbio il cuore del tema, proprio come chi sa che le imprese (turismo etc.) debbano rendere ancor prima di essere gloriose, tesi che anche in questo piccolo blog tengo fermamente in considerazione da anni. La burocrazia in Italia già fa abbastanza danni, ci mancano solo istituzioni (compreso il Comune) che rallentano il corso delle cose per opinabili strategie o incomprensibili cambiamenti di rotta, per ritrovarsi impantanati nell’immobilismo. La vicenda della Monti del Sole ne è stata proprio un' esemplare rappresentazione.

In sintesi urge: la corretta analisi del contesto storico in cui viviamo, un confronto non ideale sui reciproci obiettivi e il raggiungimento di una reale unità pragmatica nella corsa pubblico-privata, e queste sono le credenziali necessarie nel rapporto tra politica amministrativa e il mondo dell’impresa locale. E Radici, con molto garbo, lo ha ricordato bene. Che anche lui legga il mio blog? (scherzo ovviamente).

Sindaco ma che stai a fa'?
Se di fatto il mondo privato si muove con adeguata circospezione, quello politico anche a livello locale è come sappiamo, ben in fermento. Gli amici della Lega come saprete hanno organizzato l’annuale manifestazione al Monte Pora alla presenza delle varie personalità del loro partito. Era presente pure il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni che ancora una volta ha manifestato il buon legame con la nostra zona. Del consiglio comunale erano presenti gli amici e  compagni di opposizione Walter Tomasoni e Andrea Sorlini. Persino al sottoscritto  in via ufficiosa è stata data la possibilità di fare un giro, ma purtroppo per questioni lavorative non ho potuto partecipare. Ci sarei andato pure volentieri sapendo bene che di questi tempi è meglio fare qualche chiacchiera in più piuttosto che in meno, al di là delle divergenze politiche che possono sussistere.

Leghisti o no , simpatie o meno, senza enfatizzare è sempre rilevante sapere che esista la possibilità di “buttare sul tavolo del presidente" in carica un qualsiasi progetto che la Regione può sostenere o meno. E su questo nulla da eccepire. La serata comunque non aveva un tono istituzionale ma bensì, tranquillamente di festa.

Chi però non la vedeva in questo modo era proprio lui. Il buon Mauro.Il sindaco.
Dopo aver corso contro la Lega in Comune, aver avuto un suo  consigliere comunale candidato nello schieramento contro Maroni alle Regionali, dopo aver sostenuto il candidato Bigoni contro quello leghista alle elezioni in comunità montana è stato  (incredibilmente vero?)  non  invitato alla serata.

E da li "il caso” del mancato invito tanto riecheggiato in paese.

Il sindaco a quel punto anziché fare spallucce e andare dritto per la propria strada, mandando magari al diavolo il direttivo leghista e rinfrancando la propria diversità politica (anche solo per rispetto per chi votò la sua lista a suo tempo proprio contro la Lega Nord) o perché no,  ridendoci sopra citando Groucho Marx “Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me”, si è invece cimentato in una email pubblicata da lui stesso su facebook  quasi strappalacrime, scritta nientemeno che alla segreteria di Maroni, lamentando proprio il fatto che questa volta non poteva incontrare “il caro Presidente”.
Da li una sequela di banalità retoriche  imbarazzanti dando del tu a Maroni come se fosse un vecchio compagno di scuola. Non poteva mancare ovviamente un ringraziamento all’immancabile “dottore" (manco lo facessero gratis) che si starebbe nientemeno che occupando delle sue istanze in Regione.

Ipotetiche nuove serie Tv 
Qualche cosa da dire sulla triste vicenda dell’operazione del Sindaco è doverosa: la prima, se si vuole salutare un ente istituzionale, non si mandano mail, ma una raccomandata RR alla segreteria, la seconda più nel contenuto, è che è assai improbabile che il presidente di Regione Lombardia, in una serata di partito per di più dal carattere goliardico/sportivo si fermi a discutere appartato delle idee di un Sindaco, che in fin dei conti, non ha presentato alcunché di praticabile per le vie istituzionali vere ( vedasi le strombazzate sulla Dalmine persino richiamate nella triste email), terza, le sedi di discussione sono già preposte e stanno semmai in Regione. Non da ultimo, rappresentando lo stesso ancora tremila e cinquecento anime, certe uscite andrebbero evitate a priori anche se si disponesse (cosa che non c'è  nemmeno) di uno stretto rapporto confidenziale con il Presidente.

Personalmente a latere, io l'avrei anche invitato Pezzoli, tanto non avrebbe cambiato nulla come nulla cambiò ai tempi della Dalmine, perchè si sa il nostro Mauro ci tiene a scrivere messaggi  ai vertici delle Istituzioni (una volta al Premier Matteo Renzi, una volta addirittura all'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ) come se fossero amici del Bar. Ma in fondo non fa male a nessuno, è semplicemente fatto così. Ma questo è un altro discorso.

Romanzo Elettorale , quattro chiacchiere.
Non voglio dilungarmi oltre in questo post in cui sostanzialmente ci siamo concentrati su adeguate risposte sui temi concreti e abbiamo segnalato importanti interventi esterni come quello di Radici. Decretato il tramonto del buon Mauro che non ce la fa a rimettere su la lista, passiamo al tema dei negoziati tranquilli tra le  varie famiglie politiche.
Tutti si guardano in cagnesco, ma senza la brutalità (da mattone) di un tempo e questo lo vedo nei vari incontri preliminari a cui sono stato ( e ringrazio ) invitato.

La questione elettorale è in movimento e tutti si muovono con circospezione. Io dal canto mio vado avanti con tranquillità occupandomi al contempo delle varie attività che mi riguardano come Consigliere e dall'altro cercando di intavolare con chiunque voglia, un discorso che possa stare in piedi .Lo sguardo innanzitutto è rivolto ai colleghi dell'opposizione con i quali ci conosciamo da tempo e che ho avuto modo di apprezzare in questi anni. E' inutile girarci attorno, tutti sanno che il paese ha bisogno di una svolta, ma che allo stesso modo è ridicolo promettere la luna.

Fare una compagine, una lista, significa assegnare ruoli precisi come in una squadra di calcio, e come nel calcio non puoi avere otto terzini e due punte. Ogni membro deve avere qualità e ambizioni, doti di gioco che al massimo della loro soddisfazione, soddisfano anche il gioco della squadra e quindi del risultato complessivo.
Quindi è inutile partire in quarta, o giocare tanto per partecipare.
L'organigramma deve  innanzitutto far convergere in un' unica mozione  cinque o sei punti per dar vita allo zoccolo duro che può imbastire il discorso in divenire. Non so allo stato attuale e non me ne preoccupo  di chi  vorrà candidarsi, ma al momento la squadra quanto meno da calcetto può stare in piedi.

Con gli amici della Lega Castionese, altro soggetto che quanto meno ha il coraggio per farsi avanti già adesso, continuiamo a discutere dei problemi del Comune battibeccando su più o meno tutto. Ma in fondo ci vogliamo bene e non è detto (sempre se non ci ammazziamo :-) ) che alla fine si trovino buoni propositi comuni. Ma la strada è lunghissima anche su questo fronte. Come dicevo, non si può giocare a pallone con otto terzini e due attacanti (a meno che non si abbia in squadra Ronaldo ).

Il Romanzo Comunale andrà avanti e se avrete la pazienza di leggermi come oggi ( e vi ringrazio nuovamente), avremo buone nuove.

Un caro saluto ancora
Fabio, Fafo, Ferrari