Nella data odierna, non va ravvisato affatto un culto militarista fine a se stesso, ma viene ricordato, a mio avviso sopra ogni cosa, l'espressione dei volti che composero e che compongono ancor oggi l'esercito italiano e la sua Storia.
Sarebbe inutile rivedere in chiave retorica l'eroismo militare delle truppe italiane e del loro impegno per la costruzione e conservazione della Nazione e delle sue genti. Molti partirono da queste vallate e non tornarono. I nostri uomini furono umani nella Barbarie, e non fecero comunque sconti al nemico.
E'sbagliato dipingerli come dei poveracci o come degli eroi impavidi. Il ricordo deve risiedere dunque, si nell'umanità di quei militi, ma sopratutto del loro eterno coraggio.
Questo è mio avviso il 4 Novembre.
"I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza."
Generale Armando Diaz (bollettino della Vittoria 4 Novembre 1918)
Generale Armando Diaz (bollettino della Vittoria 4 Novembre 1918)
"Il Comando Supremo dell’Armata Rossa, : “...Soltanto il Corpo d'Armata Alpino Italiano deve considerarsi imbattuto in terra di Russia...”
Maresciallo dell'Unione Sovietica Zukov .(Bollettino n. 630 dell’08/02/1943)
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