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I fatti sono noti e da me ora pubblicamente ammessi. Negli
ultimi due anni di amministrazione, ho gravemente offeso in modo
inqualificabile tutta la cittadinanza e le persone che mi votarono, attraverso
scelte amministrative indegne del programma che presentammo come Vivipresolana. Il mio comportamento è
stato lesivo delle persone e della dignità di tutto il Consiglio Comunale.
Non ho mai potuto e voluto in nessun Consiglio Comunale
condannare le azioni che ho deciso di intraprendere, ma ora in virtù della
crisi di coscienza che mi ha colpito, dopo aver cavalcato senza pudore la
vicenda del Consigliere Giordano Tomasoni, non posso più tacere, soprattutto a
me stesso. Non posso più tollerare di sviare a tutte le mie decisioni che hanno
riguardato il territorio, le risorse finanziarie e il patrimonio civico del
Comune, utilizzando una questione , quella del Consigliere Tomasoni, che se mi
fosse davvero interessata, avrei immediatamente sollevato, senza aspettare
giorni per sollevarne il peso politico. Perché, credetemi, cari concittadini,
in fondo al momento non mi si era balenata nemmeno l’opportunità offertami,
ossia la possibilità di tentare ricucire il mio rapporto con voi sulla base di
una questione di sdegno sociale. Ho lasciato che i due si insultassero
bellamente, senza intervenire con i poteri che mi appartengono. Purtroppo l’ho
fatto, mio malgrado.
Adesso dopo quanto accaduto, con la richiesta di pubbliche
scuse richieste al Consigliere Rossi,anche io mi sento di farle a voi tutti. Per mia colpa mia grandissima colpa
chiedo perdono, per essere riuscito a distruggere per mia ferma volontà il
gruppo che ho avuto l’onore di proporre alle elezioni del 2011, facendo fuggire
uno dopo l’altro i giovani che ne facevano parte, quintessenza del motivo della
vittoria elettorale che ne seguì, e non come cercavo di convincermene, per le
doti della mia persona. Ho pure lasciato che un bravo ragazzo come Mattia Ferrari
ci rimettesse la faccia con la pagliacciata del Consigliere dall’Irlanda. E’
drammatico ammettere questo, ma non posso più tenermelo dentro. Sono rimasto
solo, senza più un seguito e la colpa, ancora una volta è da attribuire
solamente a me, dato che avevo tutto il potere per evitarlo.
Chiedo venia per non
aver rispettato il patto di trasparenza e confronto con la cittadinanza,
riguardo a scelte sensibili per il futuro del Comune, come intervenire senza
criterio al Parco Alpini, radendolo al suolo senza motivo, senza un progetto e
soprattutto senza essermi consultato con nessuno. Oppure tanto per citarne una sulla
decisione di spendere 260.000 euro per acquistare un terreno per edificare la
piazzola ecologica, senza che vi fosse una reale istanza di priorità a questa
scelta da parte di voi tutti. O ancora per decidere, comunicandolo al Consiglio Comunale alle 3.10 di notte di voler vendere un edificio pubblico (le
scuole) di Bratto, borgo tra l’altro che ci sostenne fortemente nella
consultazione. E via dicendo : aumentarvi le imposte, lasciando decadere il centro storico del
Capoluogo senza nessun intervento nel Piano di Governo del Territorio. O altro
ancora. Non basterebbe questo foglio di carta a contenerle tutte.
Ritengo opportuno pertanto, di porgervi le mie PUBBLICHE
SCUSE in Consiglio comunale: AL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTIONE DELLA PRESOLANA
e a TUTTI I SOGGETTI CHE HO COINVOLTO PERSONALMENTE CON LE MIE SCELTE
vergognose.
Vi offro un gesto serio, chiaro e responsabile
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