martedì 16 ottobre 2012

Taci Ermione



"Penso che il modo migliore per risolvere i problemi sia evitarli. Nessun problema è tanto grosso o complicato da non potervi sfuggire."
Linus, M. Schulz, I Peanuts, 1950/2000



Nessun distinguo

E'chiaro che nessuno ha voglia nè tempo di speculare politicamente sui fatti criminosi succedutisi nel territorio Castionese negli ultimi mesi. E'chiaro che non ci sono colpe attribuibili ad apparati o enti. Ed è chiaro infine che il fenomeno non è dimensionabile ad episodi isolati come nel caso di quelli compiuti da balordi, o di quelli semi organizzati del tipo banda del buco. 
Il fenomeno c'è, ha caratteristiche specifiche,  ha preso proporzioni rilevanti e pertanto è necessario affrontarlo seriamente. 
Di fronte a questa mia breve riflessione, come al solito è necessario capire il perchè ancora una volta il Sindaco Pezzoli, non ha perso tempo a puntualizzare banalità e frasi fatte sul merito della questione. come a voler dimostrare un qualsivoglia "tutto sotto controllo" che in realtà è ben chiaro che egli non ha.
Per carità, nessuno come detto prima gliene attribuisce la colpa di quel che sta accadendo, però ancora una volta non si capisce perchè voglia a tutti i costi farsi maestro di  slogan stantii utilizzabili per ogni stagione. Che senso ha comunicare alla popolazione che:" abbiamo avuto diversi incontri con le forze dell'ordine" , " ho piena fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine" (ci mancherebbe) , " il territorio non è abbandonato a se stesso" e via dicendo.
Siamo sicuri che l'attività del Sindaco si esaurisca in queste frasi di circostanza? Va bene che siamo abituati da tempo alle belle speranze sull'attività amministrativa " faremo " "saremo" "fidatevi", ma c'è da puntualizzare invece qualcosa sull'ambito Sicurezza signor Sindaco .
Forse era meglio tacere come l'Ermione D'annunziana., e vediamo perchè.

Facciamo chiarezza
Secondo l'art. 46 del D.Lgs. 267/2000 il Sindaco è eletto dai cittadini residenti nel comune a suffragio universale e diretto ed è membro di diritto del consiglio comunale.Detto questo senza tediarvi con inutili ragionamenti di diritto, andiamo a vedere quali sono i compiti di pubblica sicurezza che la carica di Sindaco impone a se stessa.Sappiamo perfettamente che il primo cittadino, inteso quale istituzione, non è un simpatico ometto o donnina che partecipa alle cene patronali e alle inaugurazioni di fontane, non è solo il politicante locale che si sbatte per far votare i piani regolatori, le concessioni edilizie etc... etc...il Sindaco quale dominus e quindi organo supremo dell'amministrazione cittadina è estensione stessa del potere  dello Stato sul territorio, e di conseguenza organo dello Stato sulla principale materia del quale lo stesso è chiamato ad esistere : la sicurezza dei cittadini.
 Per Mauro Pezzoli ovviamente queste sono le sparate del Fafo, e giustamente lui concepisce il suo ruolo in tutt'altra ottica ossia quella del " Complimentatore a priori". Quindi "complimenti al nostro comandante ", "complimenti alle forze dell'ordine", "complimenti al Prefetto" e via così. Purtroppo per lui, ed è doveroso ricordarlo, complimentarsi non è sufficiente, poichè, e lo ricordiamo anche se non è attribuibile alla sua amministrazione la commissione di furti sul territorio, la Pubblica sicurezza rimane in capo comunque a lui o meglio alla sua carica. E questo non lo dice il Fafo, ma  il fu Re d'Italia con il Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, e molto più recentemente  il nostro ordinamento giuridico quando espressamente ci dice che : il Sindaco ha doppia figura: è capo dell’amministrazione comunale ed ufficiale del governo. In quest’ultima veste, secondo l'art. 1 del R.D. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo. L’art. 6 del D.L. 92/2008, modificando l’art. 54 del D. Lgs 267/2000 (TUEL - Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) ha ampliato le attribuzioni del sindaco nelle funzioni di competenza statale.

Al riguardo, il sindaco sovrintende alle seguenti attività:

• emanazione di atti in materia di ordine e sicurezza pubblica;

• svolgimento di funzioni in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria;

• vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.

Conserva altresì compiti in materia elettorale, di stato civile, di leva militare, di statistica.
Oltre a ciò, l’art. 54 TUEL (Testo Unico Enti Locali) attribuisce ora importanti potestà al sindaco–ufficiale del governo che adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica o la sicurezza urbana.

Dunque
La speranza è ovviamente rappresentata nella riuscita delle indagini di Carabinieri Questura e Prefettura, di una coesa e capace azione di controllo territoriale ed un efficace procedura giudiziaria. E qui viene il secondo lato oscuro : "una volta presi, ai ladri, che succede ? "
E'utile chiederselo. Il codice penale sulla carta è lapidario: 

L'art. 624 c.p. (Furto) prevede che chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro.
Il furto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più circostanze aggravanti.
Chiunque compie il reato di furto mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 309 euro a 1.032 euro. 


Bello vero? Il problema è come al solito l'esecuzione dell'eventuale condanna. Sappiamo bene infatti che in Italia le leggi e leggine sugli sconti di pena tipo legge Gozzini e simili (a cui vanno aggiunte assurde politiche chiamate "svuota carceri" ) hanno fornito definitivamente ai potenziali ladri o simili, un clima di sostanziale impunità. Pertanto se non si considera questo dato incontrovertibile non si avrà mai un quadro sostanziale del fenomeno che ci ha colpiti e che se non verrà affrontato politicamente (anche se in questo periodo l'Italia è tutta una galera) rischierà di provocare ulteriori tensioni sociali.
In ultima analisi, deve essere infine considerato il dato, anche questo inconfutabile, sulla scarsezza di risorse alle forze dell'Ordine sull'altopiano . Quest'estate ad esempio per intervenire dopo un furto in località Agro, abbiamo visto intervrnire l'unica pattuglia disponibile direttamente dalla caserma di Ardesio. Un po' pochino per un Comune come il nostro che in quel periodo aveva più di ventimila abitanti presenti. Altro che controllo territoriale come detto dal non-sindaco Pezzoli.
Personalmente rimango ancora dell'idea che una maggiorazione della presenza notturna delle forze dell'Ordine tipo i Vigili Urbani sarebbe un deterrente (nessuno ha la soluzione in mano) non da poco. Non credo neanche io in corpi di Vigilantes o Squadroni della Morte gironzolanti tra Brat Dorga e Castione, anche perchè non hanno mai funzionato in città e dunque perchè dovrebbero funzionare a Castione.Se consideriamo infine le vie d'accesso, lo spazio e la particolarità territoriale credo che una pianificazione Vigili/ pattuglie/pronto intervento siano facilmente conciliabili con una risposta quanto meno concreta a questa pericolosa piaga.
Il potere non è vero che non sta dunque anche nell'azione del Sindaco, è solo una questione di organizzazione e volontà. Ma forse i Commissari Strategici  si occupano solo di pattinaggi sul ghiaccio e di palline di Golf. Ma tranquilli ci torneremo.

Un sincero abbraccio  alle famiglie colpite


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