lunedì 28 maggio 2012

Che Paura che hanno i ladri della Video Sorveglianza


Prima di pubblicare un adeguato resoconto dell'ultimo  Consiglio Comunale, facendo adeguatamente lo scalpo alle strombazzate  che, come al solito, qualche scribacchino ha riportato su quella specie di  Pravda quale è oggi il sito di Vivipresolana,  volevo oggi concentrarmi,  sul sistema di video sorveglianza in in via di finanziamento per 45000 euro da parte dell'amministrazione o chi per essa.

Si è appreso infatti  nell'ultima assise del Consiglio Comunale del 21 maggio (che io chiamo consiglio dei ratificatori di decisioni) , che dall'avanzo di amministrazione infatti verranno investiti un po' di soldini appunto per il sistema di Video Sorveglianza del Comune. 
Nonostante ne sia in linea di massima a favore, concentrandosi proprio sul sistema video, deve essere osservato che se si pensa che con quattro camere installate siamo al sicuro...ci sbagliamo.
Premesso dunque che è si un sistema utile ma non definitivo vediamo qualche dato:

Da una ricerca europea riportata sul sito del "forum italiano per la sicurezza urbana" si riporta testuale : "Diverse ricerche internazionali (es. Ratcliffe, 2006) e gli esperti coinvolti nel progetto europeo citato rilevano che le videocamere espletano più proficuamente la propria funzione di detection attarevrso la ripresa delle immagini per affrontare crimini seriali e per reati gravi che avvengono in luoghi perimetrati (in particolare rapine in banca o le violenze che avvengono all’interno degli impianti sportivi). Vadiamo più nel dettaglio come si può declinare l'efficacia tecnica della videosorveglianza:


Tipologie di reato: la funzione di deterrenza riguarda principalmente i reati di tipo “strumentale”, come furti o rapine: la videosorveglianza si mostra più efficacie nel prevenire i crimini contro la proprietà, in particolare i furti di e su autoveicoli. Al contrario, nei reati di tipo “espressivo”, come le lesioni, le aggressioni o i danneggiamenti, i benefici appaiono più contenuti.
Dimensione spaziale: le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità in spazi pubblici ampi e caratterizzati da molteplici vie di accesso e di fuga, mentre risultano più utili se dislocate in aree ben delimitate, ove gli ingressi sono circoscritti.
Alcuni dati: secondo dati riportati da Scotland Yard, nonostante la Polizia abbia a disposizione ben 60.000 telecamere nella sola capitale inglese, solo il 3% dei reati predatori di strada vengono risolti a Londra grazie all’ausilio delle telecamere. Una ricerca francese effettuata a Saint-Etienne, ancora, rileva che non più del 2% dei fatti criminosi che avvengono negli spazi pubblici vengono risolti grazie all’uso delle immagini videoregistrate."



. Come inserire la tecnica della videosorveglianza all'interno del complesso delle politiche sulla sicurezza urbana?
Come emerge dalla pubblicazione finale curata dagli esperti del progetto europeo "Citizens, cities and video surveillance", il ricorso alla videosorveglianza va fondato su una progettualità complessiva e su una strategia ragionata per la sicurezza e la prevenzione della criminalità.
Nel caso in cui si valuti necessario il ricorso alla videosorveglianza, si devono esaminare attentamente gli usi cui il sistema è diretto e le condizioni di operatività.
a) Vanno definiti anticipatamente gli obiettivi specifici del sistema: ad esempio la sorveglianza può avvenire attraverso il controllo in tempo reale delle immagini oppure attraverso un intervento a posteriori con la visione delle immagini registrate.
b) Inoltre vanno definiti i mezzi organizzativi e umani messi disposizione per tali obiettivi. Si tratta di uno strumento tecnologico, che non può prescindere dal personale di sorveglianza e dal sistema organizzativo delle agenzie di controllo, pertanto la videosorveglianza deve sempre essere accompagnata da un’importante componente umana specializzata.


Se ne deduce dunque molto più localmente che i Sindaci dell'Altopiano è tempo che la smettano di buttare via soldi senza progetti organici e comincino in concerto con Procura della Repubblica e forze dell'Ordine a valutare quali siano le emergenze di sicurezza locale in un piano di più ampio respiroE sopratutto che si mettano in testa che senza un sistema giudiziario efficiente (che i partiti  dominanti in Valle, nei quali molti amministratori si riconoscono,  non hanno mai voluto realizzare) i delinquenti scorrazzeranno liberamente e impuniti per il nostro territorio. 

Il fatto poi che nel nostro caso sia il Sindaco Pezzoli a confermare che questa decisione sia stata presa dall'Unione dei Comuni mi fa tremare, visto il ruolo di tappabuchi che il  Comune di Castione rischia di coprire , grazie alle esagerate deleghe che la mia ex maggioranza regala all'ente Unione.

Detto questo ecco un bel video che dimostra la NON efficacia di deterrenza della Video Sorveglianza del Comune di  ROVETTA  nello scongiurare spaccate( più spettacolare, ma della stessa intensità di quella avvenuta a Castione alle tre e trenta dell'11 Ottobre 2011 e che  colpì in una sola notte due Bar del Capoluogo).





In soldoni dunque, ben vengano le telecamere per la sicurezza ( ricordando che le pagano i cittadini e non l'amministrazione), ma non si pensi che con questo sistema  il problema che si vuole combattere sia debellato.  L'argomento è, se mi permettete, un po' più complesso.
Speriamo se ne prenda ragionevolmente atto.

qui sotto il resto dell'intervista sulla video sorveglianza riportatata dal sito http://www.fisu.it


Video sorveglianza
. Quali sono i costi economici di questa tecnologia?
Un dossier francese a cura di Laurent Mucchielli raccoglie alcuni dati sui costi economici dei sistemi di videosorveglianza installati in due città: Saint-Etienne e Lyon. A Saint-Etienne, una città di quasi 180.000 abitanti, dal 2001 sono presenti 67 videocamere per un costo annuale di 1,3 milioni di euro considerando il costo dell'impianto, i costi di manutenzione e la retribuzione dei 28 agenti incaricati di controllare le immagini ricevute. Nel 2008 le videocamere hanno permesso di avviare 130 procedimenti giudiziari contro gli autori dei reati videoregistrati, a fronte dei 10.532 reati accertati dalla polizia nazionale. Come accennato in precedenza, questo significa che le videocamere sono stati efficaci nel trattare l'1-2% dei reati avvenuti sul suolo pubblico.
A Lyon, analogamente, a fronte di un costo annuale che si aggira tra i 2,7 e i 3 milioni di euro, i sistemi di videosorveglianza hanno permesso di trattare circa l'1,6% dei fatti criminosi nel 2008. Un costo esorbitante che grava sui cittadini delle città in cambio di risultati molto deboli, come recita il titolo del dossier.
. Quali sono gli effetti della videosorveglianza sulla percezione di sicurezza?
I sistemi di videosorveglianza non sembrano esercitare significativi effetti positivi sulla valutazione personale del rischio di vittimizzazione, anzi non di rado l’introduzione delle telecamere viene interpretata come una riprova della maggiore pericolosità del territorio. Generalmente il miglioramento dei sentimenti di sicurezza si accompagna piuttosto alla eventuale riduzione dei tassi di vittimizzazione nelle aree videosorvegliate (Gill & Spriggs, 2005).
. Quali sono le conseguenze sociali dell’uso della videosorveglianza?
La video-sorveglianza viene definito un mezzo “socio-tecnico” perché comporta effetti sulla privacy dei cittadini e incide su una potenziale discriminazione di gruppi sociali già stigmatizzati.
Calenda del “Gruppo italiano di studi sulla videosorveglianza” in un'intervista al Secolo 21 osserva che “certe categorie di persone (rom, arabi, neri ecc.) sono più soggetti a operazioni di controllo e sorveglianza di altre categorie di persone, anche da parte di sistemi di sorveglianza 'automatizzati' come quelli degli aereoporti o delle banche".



Nessun commento:

Posta un commento