martedì 21 agosto 2012

P.G.T. : Riqualificare l'esistente






In attesa che qualcuno ci dia lumi sugli studi strategici sul Piano di Governo del Territorio in fase di elaborazione, riporto questo interessante articolo del sito dedicato Casa Kyoto il quale fornisce una quadro d'insieme tecnico/politico/pratico su quella ultra citata definizione  dai tratti quasi filosofici ossia "Riqualificazione dell'Esistente" intesa però in termini urbanistici, che il non-sindaco continua a ripetere con lo stesso phatos con cui si commenta il meteo: "caldo eh?" " eh già fa caldo.."..."bisogna riqualificare l'esistente"..."eh già".



Siccome sappiamo bene, visto il trend di questi mesi, che il Piano verrà presentato a scatola chiusa, con conseguente pomposa spiegazione degli obiettivi che il documento inesorabilmente porterà con sè, è doveroso dare qualche suggerimento pratico alla nostra amministrazione a sovranità limitata, la quale magari tra una perequazione e l'altra potrebbe  incentivare a mettere a posto qualche vecchia abitazione del territorio.



In sintesi :


1 - Diagnosi energetica dell'edificio, ovvero capire quanti sono i consumi e le emissioni per intervenire con una o più mosse sull'edificio analizzato con strumentazione di misura in opera. 
2 - Isolamento delle pareti (dall'esterno, dall'interno o in intercapedine) e isolamento della copertura per ottenere sia un comfort invernale sia estivo. 
3 - Isolamento del pavimento e degli impianti di scarico. 
4 - Isolamento delle finestre con telai ad elevate prestazioni di isolamento termico, acustico e di tenuta all'aria. 
5 - Isolamento dei vetri, autopulenti e antisfondamento. 
6 - Ventilazione meccanica controllata, a doppio flusso per il controllo costante della salubrità degli ambienti e per il recupero di calore. 
7 - Solare termico, per la produzione di acqua calda sanitaria. 
8 - Pompa di calore e geotermia. 
9 - Fotovoltaico, per ottenere un bilancio complessivo annuale pari a zero dato che tutti i consumi sono riconducibili a energia elettrica. 
10 - Domotica, per l'ottimizzazione della gestione degli impianti presenti all'interno dell'edificio.


Già e chi paga?

Quando si parla di riqualificazione edilizia e sostenibilità ambientale spesso non si dice come fare a realizzarlo.La necessità di incentivi e facilitazioni burocratiche fanno la loro parte fondamentale.

Ci ha pensato il governo con il Decreto Sviluppo recepito dalla Regioni con propria normativa nel marzo scorso.
Nuova Legge Regionale per la riqualificazione urbana (LR n. 4 del 2012) che è entrata in vigore il 17 marzo , “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia”, approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 6 marzo.
Questi gli interventi previsti dalla legge:

  • Recupero edilizio e funzionale degli edifici ultimati alla data del 18 luglio 2009, con possibile bonus volumetrico del 5% a fronte di una migliore performance energetica;
  • Ampliamento del 10% di edifici industriali e artigianali, ultimati alla data del 18 luglio 2009, finalizzato all’inserimento di nuovi addetti;
  • Ampliamento di alberghi, fino a un massimo di 200 metri quadrati;
  • Trasformazione di edifici terziari, esistenti e inutilizzati alla data del 31 marzo 2005, per finalità residenziali, con quota minima del 20% da destinare ad edilizia residenziale sociale;
  • Demolizione e ricostruzione - con incrementi volumetrici - di edifici residenziali e produttivi esistenti, con l’esclusione dei centri storici;
  • Interventi di ampliamento e sostituzione edilizia con incrementi volumetrici, anche tramite il trasferimento di volumetrie, espressamente finalizzati all’edilizia residenziale sociale.



La legge approvata, inoltre, introduce all’interno della LR n. 12 del 2005 (Legge per il governo del territorio) nuove disposizioni a regime, tra le quali si segnalano:

  • nuove regole in materia di VAS per PGT e accordi di programma;
  • una nuova disciplina per incentivare il recupero delle aree non residenziali dismesse, in attuazione delle previsioni del PGT;
  • regole più flessibili per recuperare i sottotetti, mantenendo il limite di altezza massima degli edifici solo nei centri storici;
  • norme per incentivare la conversione di coperture in cemento amianto;
  • possibilità di realizzare in deroga autorimesse interrate e ascensori esterni, a pertinenza di fabbricati esitenti;
  • il recepimento della nuova procedura per il rilascio del permesso di costruire, incentrata sul silenzio-assenso, con riduzione di termini;
  • adozione e approvazione dei piani attuativi conformi demandate, nei Comuni oltre i 15 mila abitanti, alla Giunta comunale;
  • proroga al 31 dicembre 2013 del termine per l’adeguamento, da parte dei Comuni e degli altri enti, al Piano Paesaggistico Regionale approvato nel 2010.


 sperem!

Un saluto


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